Al Marco Polo

Fermato durante i controlli in aeroporto si agita, era ricercato per frode da 160 milioni di euro

Era accusato di aver omesso il pagamento degli stipendi a oltre 110 dipendenti e di aver licenziato altri 200 in qualità di amministratore di una società russa

Fermato durante i controlli in aeroporto si agita, era ricercato per frode da 160 milioni di euro
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Considerando il notevole afflusso di turisti e visitatori nello scalo aereo di Venezia per il Carnevale, la Polizia di Stato ha intensificato i controlli, specialmente sui passeggeri dell'Aeroporto Marco Polo, grazie alla collaborazione della Polizia di Frontiera.

Fermato durante i controlli in aeroporto si agita, era ricercato per frode

Durante uno di questi controlli, è stato individuato un cittadino italo-russo in transito per il Pakistan con scalo ad Istanbul. Durante l'ispezione, ha mostrato evidenti segni di nervosismo, sollevando sospetti e portando ad ulteriori accertamenti.

È emerso che l'uomo era ricercato internazionalmente per frode dalla Corte Distrettuale Leningradskit di Kaliningrado, in Russia. Era accusato di aver omesso il pagamento degli stipendi a oltre 110 dipendenti e di aver licenziato altri 200 in qualità di amministratore di una società russa.

La frode derivante dai mancati pagamenti degli stipendi è stata quantificata intorno agli 80 milioni di euro, a cui si aggiungono circa 82 milioni di euro per mancati tributi e presunta alienazione fraudolenta di beni societari.

Di conseguenza, è stato arrestato dagli agenti della Polizia di Frontiera e condotto nel carcere di Santa Maria Maggiore, in attesa di ulteriori sviluppi. L'autorità giudiziaria ha convalidato l'arresto e stabilito l'obbligo di firma quotidiano, in attesa di eventuali richieste di estradizione da parte delle autorità russe.

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