Scontro aperto nel Centrodestra sul terzo mandato di Zaia
Il Governatore del Veneto sposta la discussione sul ruolo attivo dei cittadini, che dovrebbero essere messi in condizione di scegliere anche oltre i limiti di mandato. Dall'altra parte c'è chi non è disposto a scendere a compromessi con la Legge...
Si scrive "terzo mandato", si legge scontro aperto nel Centrodestra veneto, o meglio, proprio nella maggioranza di Governo. Sì, perché sul tema di stretta attualità politica, infatti, c'è una vera e propria baruffa con tanto di accuse, più o meno velate, e senza esclusione di colpi.
Battaglia sul terzo mandato dei Governatori
Il contesto è questo: da un lato si parla di annullare il tetto massimo dei due mandati sia per i presidenti di regione che per i sindaci dando sempre, scelta che sembrerebbe nell'agenda politica del Governo Meloni (con altre sfumature, leggi l'intenzione di far scegliere direttamente ai cittadini il Presidente del Consiglio), la possibilità agli elettori di decidere il nome del proprio candidato a prescindere da quanti anni siano alla guida di un Ente pubblico.
L'asse Tajani-Tosi contro Zaia
Dall'altro lato, però, c'è l'affaire Zaia, che poi riguarda anche i Dem De Luca, Emiliano e Bonaccini: tutti e tre sono in scadenza, ma tutti e tre sarebbero ben disposti a reggere le redini delle rispettive regioni, forti di un consenso che sanno di avere, per altri quattro anni.
Uno scontro senza esclusione di colpi
Ad aprire la breccia nell'alleanza è stato il vicepremier Antonio Tajani, appoggiato dal coordinatore di Forza Italia Flavio Tosi, entrambi decisamente contrari all'eliminazione del tetto dei due mandati. D'altronde, hanno spiegato, c'è una legge del 2012 (approvata quando Zaia era Presidente di Regione) che fissa tale limite per gli assessori regionali del Veneto, per cui, e questa è la prima "stoccata", Zaia sarebbe contrario al termine di due mandati per i Governatori ma a favore del tetto per gli assessori. Incoerenza?
La posizione del Governatore Zaia
Diciamo che Zaia ha risposto subito per le rime spiegando che dietro tale posizione c'è un aspetto politico:
"E' un problema nazionale - ha spiegato - Occorre decidere se si vuole mettere al centro dell'attenzione il ruolo del cittadino che deve scegliere tutti, tutti quelli che hanno un ruolo istituzionale e quindi sindaci, presidenti delle regioni, parlamentari e altro, oppure pensare che il cittadino abbia solo una scelta a tempo".
Salvini è dalla parte di Zaia
Dello stesso avviso il "collega" leghista, nonché vicepremier Matteo Salvini, d'accordo sul terzo mandato perché, riferisce il Corriere Veneto:
"I cittadini hanno sempre ragione. La modifica di legge per consentirlo la farei anche domani mattina".
E' chiaro, qui, un riferimento contro la posizione espressa dall'altro vicepremier di FI Tajani, con l'evidente risultato di spostare la battaglia politica dal piano regionale a quello nazionale.
Una partita ancora aperta...
Più "aspra", se possibile, la versione dell'altro forzista Tosi, che sul tema non si è davvero risparmiato, lasciando intendere, non proprio tra le righe, che il lavoro alla guida del Veneto del Governatore Zaia non sia stato proprio all'altezza della situazione. Insomma la partita è tutt'altro che chiusa e lo scontro nella maggioranza di Governo è appena iniziata.
L'ipotesi dell'accordo Zaia-Dem
A scaldare gli animi, infatti, c'è un altro aspetto non da poco: tre le fila del Centrodestra ci sarebbe anche chi è pronto a giurare che la presa di posizione di Zaia sia "figlia" di una sorta di accordo con i Governatori uscenti di altre regioni, ma dello schieramento politico opposto. Una sorta di "asse" Zaia-Dem che, evidentemente non piace ai colleghi di Fratelli d'Italia e Forza Italia.
Fratelli d'Italia vuole far pesare la propria posizione politica
Ricordiamo, comunque, che per Zaia non si tratterebbe poi di terzo mandato ma di quarto. E' anche vero, occorre chiarirlo, che di mezzo c'è stato tutto il periodo della pandemia e che molti dei progetti presenti nei programmi politici sono rimasti "al palo"... Insomma, come si può comprendere facilmente la situazione è intricata. Soprattutto per gli equilibri politici nel panorama nazionale, che sono decisamente cambiati nel corso degli anni: ora è Fratelli d'Italia l'ago della bilancia e si è certi, questo lo possiamo dire, che i meloniani faranno pesare questa posizione...