Robegano: perizia cinematica sull'incidente costato la vita ad una 77enne
Adesso, è il momento di fare chiarezza sulle cause del sinistro: si sospetta che il guidatore che ha causato lo scontro stesse usando il cellulare alla guida...
E' successo l’8 luglio 2020 in via XXV Aprile a Robegano: un terribile scontro tra due veicoli, una Mercedes e una Smart, in seguito al quale è deceduta una settantasettenne del posto, Zita Rampado, ed è rimasta gravemente ferita l’amica e concittadina Annamaria Costantini, di 78 anni.
Prognosi ancora riservata
Il Pubblico Ministero della Procura di Venezia, dott.ssa Daniela Moroni, intende fare piena luce sul terribile incidente: anche se i medici non hanno ancora sciolto del tutto la prognosi in ragione delle innumerevoli fratture riportate, l’anziana amica della vittima, che era stata trasportata all’ospedale dell’Angelo di Mestre in condizioni disperate, ha superato il peggio, è uscita dalla terapia intensiva e ora si trova ricoverata nel reparto di Ortopedia del nosocomio di Dolo.
Denunciato il conducente del veicolo che ha causato l'incidente
Il Sostituto Procuratore titolare del relativo procedimento penale ha subito iscritto nel registro degli indagati per i reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali gravissime F. M., 77 anni, anche lui di Robegano, conducente della Mercedes che avrebbe invaso la corsia opposta scontrandosi frontalmente con la Smart su cui viaggiavano le due donne e condotta dalla settantottenne sopravvissuta, ed ha altresì disposto l’autopsia sulla salma della vittima, esame che ha confermato come il decesso sia stato dovuto ai politraumi riportati in seguito al terribile schianto e al conseguente volo della piccola utilitaria nel fossato a bordo strada.
Aggiornamenti tecnici
Per chiarire fino in fondo le cause dell’incidente, tuttavia, il magistrato ha ritenuto di procedere con due ulteriori accertamenti tecnici disponendo, in data 23 luglio, una perizia cinematica per stabilire la dinamica e le responsabilità del sinistro nonché una perizia informatica sul telefono cellulare sequestrato all’indagato, per verificare se lo stesse usando al momento dello scontro e se quindi l’accaduto possa essere stato determinato o concausato dall’ennesima “distrazione da smartphone”. Sarà Studio3A-Valore S.p.A., a cui i familiari di Zita Rampando si sono affidati per ottenere giustizia, attraverso il responsabile della sede di Dolo, Riccardo Vizzi, ad assisterli unitamente all’Avv. Andrea Piccoli, del Foro di Treviso.