Tragedia di Jesolo: chi erano i due giovani deceduti nell'incidente
Uno era un alpino, l'altro un operaio...
Non ci sono altri termini per definire quanto si è verificato domenica all'alba. E' stata una vera e propria tragedia. Due giovani amici sono morti per un incidente stradale dopo aver trascorso una serata insieme.
Tragedia di Jesolo: chi erano i due giovani deceduti nell'incidente
Le ore spensierate, le risate, il tempo che sembra volare in una normale serata d'estate. Poi, come un fulmine a ciel sereno, la tragedia. L'auto che si accartoccia, la corsa dei soccorritori. E le speranze che svaniscono, purtroppo, per lasciar spazio al dolore.
Quello che è successo all'alba di domenica è qualcosa che non si può raccontare con le parole senza rischiare, per certi versi di sminuire l'accaduto. Un incidente tragico, due giovani vite spezzate, due famiglie travolte dal dolore, comunità che si stringono attorno ai famigliari.
I due amici Mattia Pavanetto e Tommaso Cattai, uno prossimo ai 24 anni e l'altro non ancora 23enne, avevano trascorso una serata tranquilla a Musile, nella "loro" Musile. Poi si sono messi in auto e si è consumata la tragedia. Tommaso Cattai aveva la passione per l'attività fisica ed era impiegato come operaio in un'azienda di imballaggi a Cessalto in provincia di Treviso. Lascia la madre, il papà e il fratello maggiore.
Secondo quanto è stato possibile ricostruire, come riporta il Gazzettino, la famiglia del giovane in passato aveva già vissuto una tragedia simile, perdendo all'età di 60 anni lo zio, vittima di un tragico tamponamento lungo l'A27.
Mattia Pavanetto, invece, stava inseguendo il suo sogno negli alpini. Era in licenza, sarebbe dovuto rientrare il giorno seguente. Si era impegnato, subito dopo il diploma, lavorando nell'attività gestita dalla famiglia. Ma poi aveva deciso di diventare alpino.
Ora toccherà di certo alle Forze dell'ordine il compito di ricostruire gli attimi immediatamente precedenti lo schianto per tentare di capire cosa sia successo.