Il ministro dell'Ambiente Fratin a Fusina per visitare gli impianti Veritas
Ha fatto tappa anche al Green propulsion laboratory
Il rappresentante del Governo ha avuto parole di sincero apprezzamento sia per il polo industriale per il trattamento dei rifiuti che per le attività del GpLab, tra le quali ci sono lo sviluppo di sistemi di accumulo energetico da fonti rinnovabili, la produzione di biocarburante e la cattura di CO2 dai fumi industriali.
Il ministro dell'Ambiente Fratin a Fusina per visitare gli impianti Veritas
Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha visitato ieri a Fusina il polo impiantistico di Veritas per il trattamento dei rifiuti urbani, selezione e valorizzazione delle raccolte differenziate e recupero energetico.
Il ministro - accompagnato dal Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, dall'assessore alle Aziende partecipate Michele Zuin, dalla consigliera ministeriale Roberta Toffanin, dall'onorevole Martina Semenzato, dal direttore generale di Veritas Andrea Razzini e dal responsabile del GpLab Graziano Tassinato - ha poi visitato anche il Green propulsion laboratory di Veritas. Si tratta di una piattaforma multidisciplinare per la sperimentazione e industrializzazione di tecnologie avanzate nel settore ambientale, energetico e dell'economia circolare che nel 2019 aveva ricevuto un contributo economico da parte del ministero dell'Ambiente e del Comune di Venezia.
Al ministro sono poi illustrate le attività di ricerca e di sviluppo dei progetti per la produzione di biocarburante e di idrogeno verde e ha particolarmente apprezzato l'impianto sperimentale per il riciclaggio dei pannelli solari.
In futuro, infatti, le nuove generazioni di pannelli solari sostituiranno gli attuali. Il GpLab ha quindi permesso lo sviluppo della startup 9-tech che entro il 2026 realizzerà a Fusina, insieme al Gruppo Veritas e ad altri partner, il primo impianto industriale per il recupero dei materiali di cui sono composti i pannelli solari.
Il ministro ha avuto parole di sincero apprezzamento sia per il polo industriale per il trattamento dei rifiuti che per le attività del GpLab, tra le quali ci sono lo sviluppo di sistemi di accumulo energetico da fonti rinnovabili, la produzione di biocarburante e la cattura di CO2 dai fumi industriali.
Al ministro sono stati illustrati i dati sul sistema di raccolta, smaltimento, trattamento e avvio al riciclo dei rifiuti urbani del Gruppo Veritas, che nel 2022 ha raggiunto una media di differenziata del 71,77%, con 24 dei 45 Comuni oltre l’80% e punte del 90%.
La grande maggioranza dei rifiuti urbani differenziati viene avviata al riuso, riciclo e trasformata in nuovi materiali, materie prime seconde o energia. Il rifiuto urbano residuo viene prima vagliato per trattenere i materiali che ancora possono essere riciclati o riutilizzati, poi trasformato in Combustibile solido secondario (Css), un materiale end of waste – quindi un non rifiuto - privo di umidità e con elevato potere calorifico.
Il Css viene poi termovalorizzato a Fusina, cioè trasformato in energia elettrica, in un impianto tecnologicamente avanzato e a basso impatto ambientale, dotato dei più moderni ed efficaci sistemi di abbattimento delle emissioni inquinanti, tutte comunque molto al di sotto dei limiti stabiliti dalla legge e monitorate in continuo dagli enti e autorità preposti.
Il GpLab è un progetto realizzato e gestito da Veritas nell’ambito dell’accordo per Porto Marghera tra Comune di Venezia e ministero dell’Ambiente, per promuovere e realizzare nel territorio comunale interventi di efficienza energetica e utilizzo di fonti di energia rinnovabile, attraverso sistemi efficienti, in grado di ridurre i consumi e le emissioni di CO2.