Venezia Città Campus: firmato il protocollo di intesa, ma non mancano i dubbi sul progetto...
Il progetto ha l'obiettivo di realizzare un centro di sapere e di eccellenza nella città lagunare, attirando docenti e studenti da tutta Italia e da tutto il mondo, ma le perplessità sono ancora tante
E' stato firmato ieri il protocollo di intesa per "Venezia Città Campus", un progetto che ha l'obiettivo di realizzare un centro di sapere e di eccellenza nella città lagunare, attirando docenti e studenti da tutta Italia e da tutto il mondo. Ma non mancano i dubbi e le perplessità...
Venezia Città Campus: a Ca’ Farsetti la firma del protocollo di intesa
Una Venezia che è culla del sapere. Una città in cui la conoscenza diventa motore di progresso con e per il territorio. Ma anche l’occasione per mostrare Venezia al mondo da un’altra prospettiva: non più solo come luogo ‘mitico’ da visitare, ma come possibilità tangibile di residenza e lavoro. E’ questo il senso di “Venezia Città Campus” il cui protocollo d’intesa è stato sottoscritto ieri mattina, 29 giugno 2023, a Ca’ Farsetti con l’obiettivo di realizzare nella città lagunare un centro di sapere e di eccellenza capace di attrarre, formare e trattenere giovani talenti con conoscenze avanzate, attraverso la qualità dell’offerta formativa e della ricerca, ma anche dei servizi correlati nel contesto di una comunità inclusiva, moderna e sostenibile.
A firmare il protocollo sono stati il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, l’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione, Elena Donazzan, la rettrice dell’Università Ca’ Foscari Venezia Tiziana Lippiello, il rettore dell’Università Iuav di Venezia Benno Albrecht, il presidente dell’Accademia di Belle Arti di Venezia Michele Casarin, il presidente del Conservatorio ‘Benedetto Marcello’ di Venezia Fabio Moretti, il presidente della Fondazione Venezia Capitale mondiale della Sostenibilità Renato Brunetta.
Si tratta di un progetto-pilota che mira ad instaurare nuove relazioni tra gli atenei, le imprese e i territori, contribuendo a rafforzare il diritto allo studio, la didattica innovativa e percorsi che sappiano guardare al futuro, che sappiano anticipare le necessità del mondo delle imprese e della società in cui i ragazzi e le ragazze dovranno cercare lavoro una volta terminati gli studi.
Un progetto di respiro internazionale
Fondamentale sarà potenziare l’offerta formativa allineandola alla media virtuosa europea, in modo da attrarre talenti da tutto il mondo. L’intesa punta infatti alla realizzazione di una Città campus di respiro internazionale, diffusa tra città storica e Terraferma, (a Venezia, nelle aree di compenetrazione tra porto e città, a Mestre, nella zona di via Torino, e a Porto Marghera, attorno alle aree del Parco Scientifico Vega) anche attraverso l’attrazione di studenti, ricercatori, docenti e personale amministrativo da tutto il mondo. Oltre all’incremento della popolazione studentesca residente, il protocollo mira anche a sviluppare un'offerta occupazionale di qualità per il futuro dei giovani sia del territorio veneziano sia provenienti dall'estero.
Per la realizzazione di questa molteplicità di obiettivi le Parti si impegnano all’attuazione del programma degli interventi, mirando all’assegnazione di risorse di competenza e ricercando singolarmente e congiuntamente fonti di finanziamento regionali, ministeriali, europee ed internazionali e condividendo la strategicità del progetto ai fini della programmazione e quantificazione delle risorse necessarie, nonché al rifinanziamento stabile della Legge Speciale per Venezia da parte del Parlamento. Tutte le risorse che verranno destinate e gli interventi che saranno realizzati nell’ambito del progetto “Venezia Città Campus” saranno interamente ed esclusivamente finalizzati al raggiungimento degli obiettivi del progetto secondo un principio di destinazione vincolata delle risorse, definito in base a futuri accordi attuativi.
“Investire sul futuro è il cuore del nostro progetto. E’ una grande scommessa che facciamo con le Università e gli Istituti di alta formazione, con la collaborazione della Regione del Veneto e della Fondazione Venezia Capitale mondiale della sostenibilità", ha detto il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.
"Un accordo politico per i prossimi decenni, trasversale, e aperto a tutti coloro che vorranno remare nella stessa direzione, senza gelosie. L’obiettivo è pensare agli studenti, ai ricercatori, ai professori universitari e alla loro vita rendendo la nostra città attrattiva. - continua il Sindaco - L’Università, allargata magari anche al sistema universitario di Padova, insieme al Conservatorio di musica e all’Accademia di belle arti, come attuatore del talento del futuro. Con l’attrazione del capitale umano sarà automatico l’arrivo di nuovi investimenti, a cui dobbiamo dare la massima fiducia nel rispetto delle regole. E’ il momento di andare avanti, rimboccarsi le maniche, affrontare la sfida per una Venezia che cresce e si rinnova per il futuro delle nuove generazioni”.
Ma non mancano i dubbi...
“Non è così scontato essere tutti allineati su un obiettivo condiviso ma, in questo caso, l’obiettivo è da perseguire in maniera corale. Si tratta di richiamare buona vita e qualità a Venezia, la città più fragile e bella al mondo. La Regione partecipa a questo progetto perché il nostro compito è quello di garantire il diritto allo studio. Metteremo a bando 1.450 posti letto per la residenzialità universitaria ma il nostro obiettivo, con le risorse del PNRR, è arrivare entro il 2026 a 2.500 posti nel territorio comunale di Venezia”.
Lo ha detto l’assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro Elena Donazzan che ieri mattina ha partecipato a Ca’ Farsetti alla sottoscrizione del protocollo d’intesa “Venezia Città Campus”. L'obiettivo della Regione sarebbe quindi quello di aumentare i posti letto all'interno della territorio comunale di Venezia.
Inoltre, se l'obiettivo è di aumentare i posti letto a 2.500, dove andranno a risiedere i 30mila studenti e docenti che il presidente della fondazione Venezia capitale mondiale della sostenibilità, Renato Brunetta, vorrebbe attrarre da tutta Europa?
Secondo il sindaco Brugnaro si potrebbe estendere la residenzialità all'area metropolitana vasta tra Venezia, Padova, Rovigo. Un'obiettivo che può essere raggiunto solo efficientando il sistema dei trasporti.
Ma l'assenza dei rappresentanti di chi gestisce i trasporti, le infrastrutture e la residenzialità ha destato grandi perplessità a riguardo.
Anche gli studenti sono perplessi riguardo al progetto, soprattutto per il loro mancato coinvolgimento e sui servizi, che ad oggi non riescono a rispondere ai bisogni dell'attuale comunità studentesca.