Il Veneto pronto a volare nello spazio, Zaia: "Possiamo costruire il 60 per cento di componenti per un nostro satellite"
Partito ieri con un focus sulla capacità del settore di attrare investimenti, l’evento apre oggi i propri spazi in VTP – Venezia Terminal Passeggeri
Presenti il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il Vice Ministro Valentini, il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il Presidente di Confindustria Veneto Est Leopoldo Destro, e la Rettrice dell’Università degli Studi di Padova Daniela Mapelli, accolti da Federico Zoppas, Presidente della Rete Innovativa Regionale AIR.
Summit internazionale della space economy a Venezia: le foto dell'inaugurazione
122 aziende provenienti da 15 paesi, oltre un centinaio di buyer provenienti da tutto il mondo, 25 startup europee e oltre 1000 visitatori: si è tenuta questa mattina la cerimonia di inaugurazione di Space Meetings Veneto, il summit internazionale che ha portato a Venezia i principali operatori internazionali della Space Economy.
L’evento – promosso dalla Regione Veneto e dalla Rete Innovativa Regionale AIR (Aerospace Innovation and Research) – si è aperto ieri con un business summit dedicato all’attrattività del settore verso i grandi investitori, tenutosi in Fondazione Cini.
Oggi e domani invece il meeting si terrà in VTP - Venezia Terminal Passeggeri: lo spazio espositivo, che accoglie anche la Veneto Region Exhibition Area, è stato inaugurato alla presenza del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, del Vice Ministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini, del Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, del Presidente di Confindustria Veneto Est Leopoldo Destro, e della Rettrice dell’Università degli Studi di Padova Daniela Mapelli, accolti da Federico Zoppas, Presidente della Rete Innovativa Regionale AIR.
"Partendo dalla ricerca, sviluppo e realizzazione delle infrastrutture spaziali si può arrivare alla generazione di prodotti e servizi innovativi. E in Veneto tutto questo è possibile grazie a una filiera che muove circa un miliardo e mezzo di fatturato, occupa più di 5mila addetti in 260 aziende le quali sono già in grado di produrre il 60% dei componenti necessari a costruire un satellite veneto.
Con questi numeri ci confermiamo, quindi, come una delle principali regioni in Italia nella filiera dell’Aerospazio cavalcando quella che rappresenta una delle più promettenti traiettorie di sviluppo dell’economia mondiale dei prossimi decenni" ha commentato Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto.
"I dati spaziali e i satelliti rappresentano un’opportunità poiché, sempre di più, essi possono offrire risposte valide alle esigenze e alle problematiche più complesse in svariati settori – ha sottolineato il Governatore -. Le tecnologie e le soluzioni spaziali contribuiscono già a dare soluzioni innovative nell’ambito dell’agricoltura e dell’irrigazione di precisione, piuttosto che nella logistica e nella sanità, passando per il comparto energetico.
E non a caso, oggi, il Veneto si conferma come la quarta regione in Italia per valore della filiera dell’Aerospazio dopo Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna".
"Il Veneto è una regione capace di guardare lontano tenendo i piedi per terra, e lo si evince da questo evento, che riunisce le aziende e le istituzioni di un territorio con una tradizione importante, che diede i natali a Marco Polo, simbolo di un Paese che cerca sempre nuove frontiere.
Oggi sono presenti tanti giovani, vero combustibile dell’economia di domani e fondamentali per dare impulso alla New Space Economy, ovvero “il non spazio nello spazio”, un settore strategico e dalle molteplici applicazioni, dall’agritech alla meteorologia.
Vorrei ricordare che l’Italia è stato il terzo Paese al mondo a mettere in orbita un satellite, e ora, a fronte di un investimento di 3 miliardi di euro a favore dell’ESA, lavoriamo per moltiplicare i satelliti in orbita bassa, affinchè si rinnovi il ruolo del nostro Paese come uno dei principali player di questa industry" dichiara il Vice Ministro delle Imprese e del Made In Italy, Valentino Valentini.
"Con questo appuntamento internazionale siamo a sancire una nuova unione di intenti tra imprese, Università e stakeholder: facendo mie le parole di qualcuno ben più importante di me, “un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per il nostro territorio”" commenta Federico Zoppas, Presidente della Rete Innovativa Regionale AIR.
"In questa tre giorni raduniamo un comparto che nel nostro Paese occupa oltre 7 mila addetti, per un fatturato di circa 2 miliardi di euro. Un settore in costante crescita, sempre più rilevante a livello nazionale, che rappresenterà un pilastro per la crescita economica italiana nei prossimi anni, e che non può fare a meno delle nostre università, dei nostri giovani, del know-how specifico del nostro tessuto imprenditoriale. Le opportunità sono immense, sta a noi fare sistema e coglierle".
"Lo spazio non è più una frontiera irraggiungibile ma più vicina di quanto si pensi. Già oggi utilizziamo dalle 25 alle 30 volte al giorno tecnologie di origine spaziale. Un settore che vale 460 miliardi di dollari nel mondo e del quale l’Italia è uno dei principali contributori in Europa.
L’industria del nostro territorio vuole essere protagonista di questa frontiera, ne abbiamo le caratteristiche e le potenzialità. I “fattori abilitanti” stanno in un competitivo sistema di piccole, medie e grandi imprese high tech, nell’insieme dei luoghi di ricerca e conoscenza di standard internazionale.
E in un ecosistema che, superando narrazioni e cliché ormai datati, vede collaborare attivamente enti pubblici, università, fondazioni, centri di ricerca e imprese, come nella Rir AIR. Sono convinto che questo mix di specializzazioni aerospaziali e di cultura d’impresa, di Accademia che riesce a farsi industria, e di industria che innova e contamina intere filiere, sia davvero la chiave per fare la differenza nella crescita del Veneto e del Paese" conferma Leopoldo Destro, Presidente di Confindustria Veneto Est.
"Univeneto, la fondazione che riunisce i 4 Atenei del Veneto, tra i fondatori della Rete Innovativa Regionale AIR, entra a far parte della nuova iniziativa con entusiasmo, consci degli sforzi, del tempo e delle competenze che saranno richieste. D’altra parte, affrontare le sfide future penso sia il migliore tributo alla storia del nostro territorio, dei nostri Atenei e, allo stesso tempo, un dovere nei confronti delle nuove generazioni" commenta Daniela Mapelli, Rettrice dell’Università degli Studi di Padova.
"Gli Atenei del Veneto formano e laureano eccellenti esperti pronti per il settore aerospaziale, come - ad esempio - 400 studenti e studentesse che si iscrivono ogni anno al corso di Ingegneria Aerospaziale a Padova, studentesse e studenti che frequentano Ingegneria Fisica a Venezia, Informatica e Robotica a Verona, Venezia e Padova, Design a IUAV e tutte le laureati e i laureati che pur provenendo da ambiti scientifici apparentemente distanti lavorano invece nel settore aerospaziale.
Queste e questi giovani rappresentano un capitale umano essenziale per vincere la nuova sfida che ci siamo posti, ovvero una nuova visione dello Spazio, frontiera di una nuova economia (appunto detta “economia dello spazio”) e come grande bene comune".