Ulss 3 Serenissima

Infermieri e medici a "scuola" di Polizia: il corso per imparare a difendersi dalle aggressioni

Il Progetto è denominato “La gestione della persona non collaborante/aggressiva nei confronti dei protagonisti”, e il suo obiettivo finale è la redazione di un documento di indirizzo, a cui si arriverà attraverso le attività congiunte di approfondimento del tema e di formazione in ambito di crisi.

Infermieri e medici a "scuola" di Polizia: il corso per imparare a difendersi dalle aggressioni
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Forze dell'Ordine e operatori sanitari allo stesso tavolo oggi nella sede dell'Ulss 3 Serenissima: si avvia così, come annunciato nei giorni scorsi con una conferenza stampa in Prefettura, il percorso di formazione condiviso per la sempre miglior gestione delle situazioni di conflitto e di aggressività, voluto dalla Questura di Venezia e dall'Azienda sanitaria.

Infermieri e medici a "scuola" di Polizia: il corso per imparare a difendersi dalle aggressioni

"Il workshop di oggi è il primo momento - ha sottolineato il Questore Maurizio Masciopinto - di un progetto che prevede diversi e successivi step, e che ci permetterà di affinare e condividere le migliori pratiche da mettere in atto, nei contesti a rischio delle strutture sanitarie, quando ci si trova di fronte a soggetti potenzialmente aggressivi o violenti. Affrontati oggi in primo luogo due temi, quello dell'analisi della normativa e quello della costruzione di un linguaggio comune tra operatori sanitari e Forze dell'Ordine, abbiamo avviato insieme la fase successiva, che prevede una vera e propria formazione sul campo".

Il Progetto è denominato “La gestione della persona non collaborante/aggressiva nei confronti dei protagonisti”, e il suo obiettivo finale, come ha ricordato la dottoressa Angela Losacco, Commissario Capo della Questura di Venezia, introducendo i lavori, è la redazione di un documento di indirizzo, a cui si arriverà attraverso le attività congiunte di approfondimento del tema e di formazione in ambito di crisi.

Alla relazione introduttiva hanno fatto seguito quelle del dottor Paolo Rosi, Direttore del Dipartimento di Emergenza-Urgenza, e del dottor Moreno De Rossi, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale, che a partire dall'esperienza propria e dei loro collaboratori, sono entrati nello specifico dell'analisi delle situazioni di conflitto con l'utente non collaborante negli ambiti e nelle strutture sanitarie.

Al tavolo del workshop odierno erano presenti le rappresentanze delle istituzioni coinvolte: la Questura di Venezia e i rappresentanti dei Commissariati di Venezia, di Mestre, di Jesolo, di Chioggia e di Portogruaro, il Comando provinciale dei Carabinieri, il Comando provinciale della Guardia di Finanza, la Polizia Municipale di Venezia; per l'Ulss 3 Serenissima erano presenti i Direttori e i dirigenti del Dipartimento Emergenza-Urgenza, dei Pronto Soccorso e del SUEM118, delle Professioni sanitarie, e il Direttore e i dirigenti del Dipartimento di Salute Mentale.

La delegazione dell'Azienda sanitaria era guidata dal Direttore sanitario, dottor Giovanni Carretta, che insieme al Commissario Capo Losacco è il responsabile scientifico del Progetto. Nell’Ulss 3 Serenissima il Progetto troverà continuità nel percorso formativo affidato alla dottoressa Spigolon, responsabile della Formazione dell’Azienda sanitaria.

"La gestione dei casi di non collaborazione di aggressività e di violenza - sottolinea il Direttore sanitario Carretta - è un tema molto importante. Gli operatori sanitari nei Pronto Soccorso, nelle Psichiatrie, nelle attività dell'Emergenza-Urgenza possono trovarsi in situazioni delicate, e la loro professionalità li rende in grado di gestirle al meglio dal punto di vista clinico.

È però necessario che si affinino, con sempre maggior efficacia, anche gli strumenti con cui affrontare e gestire le situazioni 'a rischio', purtroppo non infrequenti in ambito sanitario. E questo percorso di formazione congiunta, con la redazione conclusiva di un protocollo operativo aggiornato, rafforzerà inoltre la rete che li affianca, in cui le Forze dell'Ordine svolgono un ruolo chiave di supporto e di sostegno".

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