Incredibile

Nessun rispetto per i defunti: scoperta un'agenzia di pompe funebri degli orrori a Portogruaro

Le condizioni igieniche erano semplicemente vergognose...

Nessun rispetto per i defunti: scoperta un'agenzia di pompe funebri degli orrori a Portogruaro
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L'attività dei Carabinieri nel controllo del territorio fa emergere degli scenari semplicemente assurdi. Come il caso che si è verificato nel portogruarese, dove è stata scoperta un'agenzia di pompe funebri che operava senza rispettare le più basilari norme igieniche. Ed è solo una delle tante realtà scoperte dai militari dell'Arma negli ultimi giorni. Facciamo un po' il punto della situazione.

Nessun rispetto per i defunti: scoperta un'agenzia di pompe funebri degli orrori a Portogruaro

Il Nucleo Ispettorato Carabinieri del Lavoro di Venezia, in collaborazione con i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Venezia, nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, negli ultimi giorni, ha intensificato i controlli nel settore dei pubblici esercizi e dei servizi. L’attività ispettiva, di natura ordinaria e tecnica, è stata finalizzata alla verifica della regolare occupazione dei lavoratori e al rispetto delle norme in materia di sicurezza, salute ed igiene sui luoghi di lavoro.

I controlli svolti sull’intero territorio provinciale hanno consentito di individuare inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro quali la mancata redazione e aggiornamento del DVR, la mancata formazione in materia di sicurezza dei lavoratori, l’omessa tenuta dei presidi medici di primo soccorso, l’utilizzo di impianti di videosorveglianza non in regola, l’omessa manutenzione dei presidi antincendio e la presenza di manodopera in nero.

Sono stati controllati pubblici esercizi, esercizi di ristorazione e parrucchieri, a seguito di attività info-operativa sequenziale all’analisi di dati provenienti dall’Arma territoriale dai Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro e dall’esame di banche dati. Sono stati 27 i lavoratori individuati, di cui 3 in nero e sono stati adottati provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale nei confronti di 3 pubblici esercizi per gravi violazioni sulla sicurezza e presenza di lavoratori “in nero”. Complessivamente sono state irrogate sanzioni per oltre 150.000 euro.

In particolare:

Sanzioni per oltre 35.000 euro per un ristorante di Noventa di Piave

  • Nel corso della verifica è stata riscontrata la presenza di 2 lavoratori non registrati (in nero), oltre a numerose violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (omessa valutazione dei rischi aziendali, omessa formazione sulla sicurezza del personale dipendente, mancanza dei presidi medici di primo soccorso). L’attività è stata sospesa e sono state elevate sanzioni per complessivi 35.000 euro.

Sanzioni per oltre 35.000 euro per un ristorante di Mira

  • Nel corso della verifica è stata riscontrata la presenza di un lavoratore non registrato (in nero), oltre a numerose violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (omessa valutazione dei rischi aziendali, omessa formazione sulla sicurezza del personale dipendente, mancanza dei presidi medici di primo soccorso). L’attività imprenditoriale è stata sospesa, con conseguente irrogazione di sanzioni per complessivi 35.000 euro.

Sanzioni per oltre 20.000 euro nel portogruarese

  • Si tratta di un’agenzia di pompe funebri e di un’azienda che si occupa della realizzazione di impianti elettrici. Nel primo caso è stata riscontrata la mancanza delle condizioni di igiene richieste dal Testo Unico sulla sicurezza dei luoghi di lavoro; nel secondo la mancanza dei presidi medici di primo soccorso.

Sanzioni per oltre 20.000 euro in un pubblico esercizio a Chioggia

  • Si tratta di un’attività di commercio di articoli d’abbigliamento gestito da un cittadino di nazionalità cinese. Anche in questo caso è stata riscontrata la mancanza delle condizioni di igiene richieste dal Testo Unico sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.

Sanzioni per oltre 20.000 euro per un parrucchiere nel territorio della Tenenza CC di Dolo

  • Nel corso della verifica è stata riscontrata l’omessa revisione dell’impianto antincendio, la mancanza dei presidi medici di pronto soccorso e la mancata autorizzazione per l’installazione dell’impianto di videosorveglianza. Il titolare è stato, quindi, sanzionato per un importo complessivo di 10.000 euro circa.

Sanzioni per oltre 10.000 euro per un parrucchiere di Chioggia

  • Nel corso della verifica è stata riscontrata l’omessa valutazione dei rischi aziendali, che ha portato alla sospensione dell’esercizio e ad una sanzione complessiva di 15.000 euro.

Sanzioni per oltre 10.000 euro di sanzioni a Jesolo

  • Si tratta di una pasticceria ove è stata riscontrata la mancata revisione dell’impianto antincendio e la mancanza della cassetta di pronto soccorso.

Sanzioni per oltre 10.000 euro di sanzioni a Caorle

  • Si tratta di un ristorante situato in pieno centro, all’interno del quale è stato riscontrato che il titolare aveva omesso di predisporre la formazione sulla sicurezza dei lavoratori.

Sanzioni per oltre 10.000 euro di sanzioni a Mirano

  • Si tratta di una società che si occupa della conservazione e lavorazione di frutta e ortaggi, nella cui sede operativa è stato riscontrato che il titolare aveva omesso di dotarsi dei presidi di primo soccorso e dell’autorizzazione dell’ITL per l’installazione dell’impianto di videosorveglianza.
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