Un bollino per identificare i negozi attenti alle disabilità
Parte la formazione per i commercianti che vogliono ottenere la certificazione. Anche i Comuni aderiranno al percorso di formazione rivolto ai propri dipendenti...
Non solo cortesia e cordialità. Ai commercianti oggi è richiesta anche una certa preparazione nell’accogliere i clienti con disabilità, per garantire loro le stesse opportunità e trattamento.
Un bollino per identificare i negozi attenti alle disabilità
Parte da Mirano, ma si estende a tutto il comprensorio, il progetto “Disability Friendly”, rivolto ai titolari di negozi ed esercizi pubblici del Miranese per favorire un percorso di conoscenza e accoglienza delle persone con disabilità cognitiva, motoria e sensoriale.
È rivolta a loro una lettera che sta circolando tra tutti i servizi commerciali, con l’obiettivo di introdurre in ogni negozio, locale e ristorante una nuova consapevolezza che si traduca in un’attenzione particolare al cliente, tenendo conto delle sue esigenze e abilità specifiche. Scopo del progetto è quello di dare la possibilità a tutti di “usufruire” delle strutture commerciali in paese, facendo in modo che chiunque possa essere autonomo negli acquisti.
Il progetto, nato dall’incontro tra la onlus “Famiglie e abilità” e “Oltre il muro”, a cui poi si è aggiunta UICI-Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Venezia, vede la collaborazione di Fondazione Antonietta e Riccardo Paoletti, “Uguale x tutti” e cooperativa Aclicoop ed è sostenuta attivamente da Confcommercio del Miranese: il percorso parte ufficialmente venerdì 24 marzo, con un incontro di presentazione a Mirano (alle ore 20.00 in sala conferenze di Villa Errera) rivolto ai titolari di attività commerciali del Miranese, ma anche ai rappresentanti delle amministrazioni comunali: a condurlo saranno professionisti e associazioni promotrici, che resteranno poi a disposizione delle attività per consulenze e suggerimenti mirati sulle migliori strategie da adottare per abbattere le barriere architettoniche, sensoriali, comunicative e relazionali in ogni singolo negozio.
Anche quelle momentanee, per accogliere persone con difficoltà motorie temporanee, oppure anziani con demenza e perfino cittadini stranieri che possono essere facilitati dall’utilizzo di immagini e altri strumenti di comunicazione per accedere ai servizi o effettuare acquisti.
Verrà dunque avviato un vero e proprio percorso formativo e chi intraprenderà questo cammino riceverà la certificazione “Disability Friendly”, un adesivo che, affisso all’esterno del locale, potrà essere riconosciuto dalle persone con disabilità, dalle loro famiglie e da tutti gli interessati, indicando la preparazione dell’attività e dei suoi dipendenti nella sensibilità al tema e nell’accogliere chiunque, senza distinzione. Inoltre, tutti gli esercizi aderenti formeranno un elenco sempre aggiornato, pubblicato nel sito www.disabilityfriendly.it, che gli interessati potranno consultare per scoprire i negozi “amici della disabilità” in città.
Ma il progetto coinvolgerà anche il personale dipendente dei Comuni, in particolare chi lavora nei servizi di front-office: anche gli enti locali infatti potranno fregiarsi della certificazione da affiggere all’ingresso del Municipio, indicando in questo modo che anche l’attività amministrativa dell’ente è rivolta a garantire un’attenzione particolare alle diverse abilità presenti in paese.
"Siamo felici di proporre ai comuni del Miranese questo progetto in cui crediamo molto – spiega la responsabile del progetto, Antonina Macaione – Disability Friendly è nato per i commercianti ma la sua grande forza è quella di poter essere impiegato in tutti gli ambiti della vita quotidiana: lo abbiamo infatti già esteso ad alcune amministrazioni comunali della Riviera del Brenta ed al turismo creando un progetto ad hoc. Disability Friendly non è solo accoglienza ma supporto per persone, di tutte le età, nel loro cammino di crescita verso la massima autonomia raggiungibile, è dare la possibilità a tutti di essere soggetti attivi nella propria vita ed in quella della comunità di cui fa parte. Per chi aderisce non è solo dare, ma anche avere: molti commercianti già certificati ci hanno raccontato di quanto arricchimento, dal punto di vista emotivo, abbiano tratto dall’adesione al progetto. Il nostro obiettivo è quello di rendere il territorio, nelle sue diverse sfaccettature, accogliente per tutti".
"Abbiamo accolto la proposta con grande entusiasmo – aggiunge l’assessore di Mirano alle Politiche Sociali ed Inclusive Alessandra Fiorio – offrendo subito la nostra disponibilità nel farci capofila del progetto nella parte che prevede il coinvolgimento delle Amministrazioni locali ed inserendo la presentazione e la visibilità del progetto all’interno del programma del Festival del volontariato 2023 – Mirano Città del Dono. Anche la risposta dei Comuni limitrofi è stata immediata, segno di una grande sensibilità e indice di quel senso civico che si manifesta nell’attenzione verso i più fragili e bisognosi di attenzioni e cura".
"Per essere realmente presidio di socialità e mantenere vivi i nostri centri – conclude il presidente di Confcommercio del Miranese Ennio Gallo – i negozi di vicinato devono essere realmente inclusivi, giocando un ruolo attivo nell’offrire beni e servizi per ogni necessità. In questo senso, una preparazione specifica e un’attenzione particolare degli operatori alle diverse abilità può essere un valore aggiunto per il commercio di prossimità, da sempre vicino alle esigenze di tutti i cittadini".