Lucia Rampin è il nuovo Primario di Medicina nucleare dell'ospedale di Mestre
La dottoressa: "Porto all'Ospedale di Mestre quasi 25 di esperienza nell'ambito specifico".
Proveniente dall'Ulss 5 Polesana, dove guidava la locale Medicina nucleare, la dottoressa Lucia Rampin è il nuovo Direttore della Medicina nucleare dell'Angelo. Si è insediata alla guida dell'Unità operativa nell'Ospedale di Mestre all'inizio del 2023, mettendo a disposizione l'esperienza maturata in quasi venticinque anni di attività professionale nello specifico ambito scientifico medico-nucleare, quella branca specialistica della medicina che studia e tratta le malattie da un punto di vista funzionale, in particolare le neoplasie, utilizzando radiofarmaci e specifiche attrezzature diagnostiche e specifiche terapie.
Obiettivo migliorare ancora la qualità
"L'Azienda sanitaria veneziana – sottolinea il Direttore Generale Edgardo Contato – chiede alla dottoressa Rampin, come nuovo Direttore, di proseguire nella via della più performante organizzazione del servizio di Medicina nucleare: c'è sempre un margine per migliorare in qualità e in efficienza, contribuendo a fare dell'Ospedale dell'Angelo un riferimento certo per tutto il territorio provinciale e non solo. Siamo certi che la dottoressa Rampin saprà affrontare la sua nuova esperienza, e con essa la sfida di riorganizzare la Medicina nucleare di Mestre, in un'ottica di innovazione e miglioramento. Non è isolata, e anzi la sua nomina si inserisce nell'ampio e vivace rinnovamento ai vertici delle Unità Operative in cui si articola il lavoro dell'Ulss 3 Serenissima: oltre a lei, sono altri 23 i nuovi Primari nominati da questa Direzione in due anni di lavoro".
Chi è Lucia Rampin
Laureata in Medicina e Chirurgia all'Università di Padova, e specializzatasi a punteggio pieno e con lode presso lo stesso Ateneo, la dottoressa Rampin si è affacciata nel mondo della professione ospedaliera con una frequenza volontaria presso la Medicina nucleare di Treviso, per poi entrare come dirigente medico nell'équipe della Medicina nucleare dell'Ospedale di Legnago, nella rete dell'Azienda sanitaria veronese. Successivamente, nel 2004 si trasferisce presso la Medicina nucleare di Rovigo; qui, nel 2020 assume il ruolo di Direttore "facente funzioni" dopo il congedo del titolare. Infine, vinto il concorso bandito dall'Ulss 3 Serenissima, dall'inizio di quest'anno ricopre il ruolo di Direttore dell'Unità Operativa della Medicina nucleare di Mestre-Venezia. "Ho maturato un'ampia esperienza – spiega la nuova Primaria – nell’ambito di tutti i settori della medicina nucleare sia della diagnostica tradizionale sia nel settore diagnostico basato sull’utilizzo della PET/CT in ambito oncologico e cardiologico. Ho inoltre, acquisito ampia esperienza nella gestione dell'ambulatorio di Medicina nucleare, per la diagnosi e trattamento degli ipertiroidismi e del cancro della tiroide. Dal 2005 sono docente per il corso di laurea per Tecnico sanitario di radiologia medica presso l'Università degli studi di Padova”.
La PET/CT per i malati oncologici
Alla dottoressa Rampin è affidata la PET/CT acquisita alcuni anni fa dall’Ospedale dell’Angelo, permettendo di dare una risposta diagnostico-funzionale in ambito oncologico a tutti i pazienti dell’Ulss 3 Serenissima: "Alla nostra équipe – sottolinea – compete anche la gestione di questa particolare 'grande macchina' per la diagnostica per immagini. La metodica PET/CT prevede l’utilizzo di un radiofarmaco debolmente radioattivo che viene iniettato per via endovenosa che, fungendo da 'sonda molecolare', consente lo studio funzionale e morfologico di diverse tipologie tumorali, e permette quindi la diagnosi, la valutazione dell’efficacia dei diversi trattamenti; con questa metodica monitoriamo anche l’eventuale evoluzione temporale della malattia oncologica, che spesso incide in modo importante nella vita dei pazienti. L’acquisizione della tecnologia PET/CT ha rappresentato, per la Medicina nucleare dell'Angelo, un importante traguardo, la cui gestione compete al Medico-nucleare proprio per la particolarità della metodica e tecnologia”.