Carabinieri Cites

Venezia, il giovane gufo era sfruttato dal proprietario per fare soldi coi turisti: "Fatevi una foto con lui..."

L'animale è stato posto sotto sequestro e affidato al Centro Recupero fauna selvatica “Il Pettirosso” di Modena

Venezia, il giovane gufo era sfruttato dal proprietario per fare soldi coi turisti: "Fatevi una foto con lui..."
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L'intervento del Nucleo Carabinieri CITES di Venezia che ha sottoposto a sequestro l'animale.

Venezia, il giovane gufo era sfruttato dal proprietario per fare soldi coi turisti: "Fatevi una foto con lui..."

Il Nucleo Carabinieri CITES di Venezia ha sottoposto a sequestro, nei giorni scorsi, un giovane esemplare di gufo comune (Asio otus), il quale sarebbe stato utilizzato dal proprietario ucraino per attirare/adescare i turisti, i quali dietro pagamento in denaro, avrebbero potuto scattare delle foto insieme all’animale.

In prima battuta, lo straniero era stato fermato dalla polizia locale di Venezia, località Tronchetto, che insieme a personale veterinario della ULSS 3, avevano interrotto l’attività e sottoposto a controlli sanitari il rapace. I carabinieri del Nucleo CITES, intervenuti presso il canile rifugio del Comune di Venezia, dove era stato temporaneamente collocato l’animale, hanno prontamente proceduto al riconoscimento e classificazione dell’esemplare come riferibile alla specie gufo comune, tutelato dalla Convenzione di Washington (CITES) / Reg. CE 338/97 in quanto inserito in Appendice II – All. A (massimo livello di protezione a livello dell’UE), che pertanto avrebbe potuto legittimamente essere introdotto in UE, detenuto ed eventualmente utilizzato a scopo di lucro esclusivamente se accompagnato da licenza di esportazione/importazione o certificato CITES UE qualora proveniente da Stati comunitari.

I militari operanti hanno accertato invece che il gufo sarebbe arrivato in Italia accompagnato da un passaporto PET riferito ad una scimmia (monkey), con tanto di indicazione di microchip, che poi non sarebbe stato riscontrato sull’animale (privo anche di anello identificativo) e da documentazione sanitaria riferita a diversi altri volatili, quali colombi e pavoni, tra l’altro scaduta.

Sotto la direzione della Procura presso il Tribunale di Venezia, l’animale è stato pertanto sottoposto a sequestro perché privo della necessaria documentazione CITES e affidato temporaneamente al responsabile del canile rifugio, nonché coordinatore della sezione ENPA per la provincia di Venezia, il quale ha prontamente allestito un ricovero idoneo per l’animale.

Nei giorni successivi, su disposizione della procura di Venezia, personale del Nucleo CITES ha affidato in adozione il giovane gufo al Centro Recupero fauna selvatica “Il Pettirosso” di Modena, struttura pronta a prendersi cura del giovane esemplare e a garantirgli un’esistenza in ambiente idoneo.

I Nuclei CITES dell’Arma, specializzati oltre che sulla corretta applicazione della normativa che protegge gli animali e le piante in via di estinzione, la Convenzione di Washington detta anche CITES, sono quotidianamente impegnati nella tutela degli animali sia da ogni forma di maltrattamento che dal triste fenomeno del bracconaggio.

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