Bar e centri massaggi nel Veneziano: per molti la sicurezza sul lavoro è solo un optional
E' il quadro che emerge dall'ennesima operazione dei militari dell'Arma. Su 16 attività controllate, 10 erano irregolari. Fate un po' i calcoli voi...
Si parla spesso, purtroppo dopo le tragedie, di sicurezza sul lavoro. Ci si domanda se si faccia abbastanza, anche a livello istituzionale, in termini di corretta informazione. Poi, però, basta un controllo dei Carabinieri per fornire uno spaccato davvero preoccupante... Occorre un cambio deciso di rotta.
Bar e centri massaggi nel Veneziano: per molti la sicurezza sul lavoro è solo un optional
Nell’ambito delle attività finalizzate a sondare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro delle aziende operanti nella provincia di Venezia, il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Venezia, nelle ultime settimane, ha ispezionato numerose aziende, riscontrando inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Di seguito i risultati conseguiti:
- 16 aziende controllate;
- 10 aziende irregolari;
- 18 lavoratori controllati di cui 3 in nero;
- 15 le violazioni in materia di sicurezza accertate;
- 95.000 euro di sanzioni irrogate;
- 3 aziende sospese.
In particolare, si segnalano i casi più significativi:
Chioggia. Sanzioni per 10.000 euro e sospensione dell’attività. Si tratta di bar presso il quale sono state riscontrate violazioni in materia di sicurezza, con particolare riferimento alla mancanza della valutazione dei rischi e alla mancata formazione sulla sicurezza dei lavoratori dipendenti. Nel luogo di lavoro è stato anche trovato un banconiere non registrato (“in nero”), per la presenza del quale è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività d’impresa, con l’irrogazione di 10.000 euro di sanzioni amministrative.
Dolo. Sanzioni per 7.000 euro. Anche in questo caso si tratta di un bar, all’interno del quale è stata trovata una barista non registrata (in nero), con la conseguente mancata formazione sulla sicurezza della stessa. L’azienda è stata sanzionata per un importo complessivo di 7.000 euro.
Mirano. Sanzioni per 15.000 euro e sospensione dell’attività. In questo caso si tratta di un centro massaggi, gestito da un cittadino di nazionalità cinese, all’interno del quale sono state identificate due massaggiatrici connazionali, regolarmente registrate con un contratto di lavoro subordinato. L’azienda, tuttavia, è stata trovata sprovvista della valutazione dei rischi, oltre ad aver disatteso gli obblighi della formazione sulla sicurezza dei dipendenti. Anche qui è stato adottato il provvedimenti di sospensione per l’omessa valutazione dei rischi aziendali.
Portogruaro. Sanzioni per 7.000 euro. Si tratta anche in questo caso di un bar presso il quale è stata riscontrata la violazione dell’omessa adozione dei presidi di pronto soccorso. L’azienda è stata sanzionata per un importo di 7.000 euro.
San Stino di Livenza, Mestre e Caorle. Sanzioni per 56.000 euro. Si tratta di un bar insistente nel centro abitato di San Stino di Livenza, gestito da un cittadino di nazionalità cinese. Nel corso della verifica è stata riscontrata l’omessa formazione sulla sicurezza dei lavoratori. A Mestre è stata controllata e sanzionata un’azienda esercente nel commercio di abbigliamento, presso la quale è stata riscontrata, anche in questo caso, l’omessa formazione dei lavoratori. A Caorle si tratta di un’azienda alimentare che ha omesso di predisporre la cassetta di pronto soccorso.