Venezia

Teatro La Fenice: a Marco Balich va il premio 'Il veneziano dell'anno 2022'

Si tratta di uno dei più celebri organizzatori e direttori creativi di grandi eventi di carattere internazionale. Suo, ad esempio, lo spettacolo di apertura dei mondiali in Qatar.

Teatro La Fenice: a Marco Balich va il premio 'Il veneziano dell'anno 2022'
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S'è svolta stamani, nelle sale apollinee del Teatro La Fenice, la cerimonia di conferimento dello speciale riconoscimento 'Il veneziano dell'anno 2022', con la partecipazione dell'assessore alla Coesione sociale Simone Venturini in rappresentanza dell'Amministrazione.

Chi è Marco Balich

Il riconoscimento, giunto alla 43.ma edizione, è stato attribuito dall'associazione Settemari e consegnato dall'assessore Venturini a Marco Balich, organizzatore e direttore creativo di grandi eventi di carattere internazionale (tra cui, per citare i più recenti, alcune cerimonie di apertura delle Olimpiadi, lo show degli ultimi mondiali in Qatar, importanti concerti e in passato anche alcune edizioni del Carnevale di Venezia). All’appuntamento hanno preso parte tra gli altri, Pier Luigi Borella, coordinatore del premio e Fortunato Ortombina, soprintendente del Teatro La Fenice.

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La storia dei più celebri veneziani

"Grazie per aver voluto, ancora una volta, omaggiare la città - ha sottolineato l'assessore Simone Venturini - con questo importante appuntamento che racconta la storia di alcuni tra i più celebri cittadini di Venezia in questi anni. Come in un romanzo di avventura o formazione, attraverso il racconto delle vite di alcuni si racconta un'epoca, la storia di una comunità e il suo percorso evolutivo. Questo premio rappresenta davvero il momento più importante di riflessione sui cittadini che hanno dato lustro a Venezia. Grazie al comitato promotore Settemari e a tutte  le persone che in questi decenni hanno lavorato per tenere viva la manifestazione con un doppio binario: uno legato alla tradizione, alla valorizzazione dei custodi delle tradizioni e l'altro alla contemporaneità, alla capacità di agganciarsi ai tempi del presente, anche quelli emergenziali.

Le trasformazioni di Venezia

Venezia - ha proseguito l'assessore - nei decenni del '900 ha subito diverse trasformazioni, ha sofferto molto alcuni cambiamenti, come la de-industrializzazione del polo chimico, prima ancora la costruzione di quest'ultimo, lo  spopolamento, la crisi e la fuga di alcuni grandi poli produttivi verso altre zone. Ma ha anche saputo rimettersi in gioco dopo grandi batoste, come quella del 2019. Questo ci insegna che attraverso la capacità dei veneziani di guardare il presente, Venezia può raccontare di essere la città più contemporanea al mondo, che sa offrire una qualità della vita alta, che può attrarre talenti e ha visto nascere modalità ibride e nomadi di lavoro, possibilità innovative per una comunità di creativi. Su questo stiamo lavorando, partendo dai talenti che da Venezia si sono mossi alla conquista del mondo. Assegnare il riconoscimento a Marco Balich significa premiare la Venezia contemporanea, che ha osato, ha rotto gli schemi parlando linguaggi nuovi con coraggio".

La storia del riconoscimento

Il riconoscimento 'Il veneziano dell'anno' è promosso dall’associazione Settemari e viene assegnato a persone, enti o istituzioni che abbiano contribuito con la loro attività, il loro impegno e la loro testimonianza al miglioramento sociale e culturale della città o a diffondere il nome e il prestigio di Venezia nel mondo. Tra i veneziani che hanno ricevuto il premio dal 1978 ad oggi: Uto Ughi e Bruno Tosi, Antonio Rosa Salva, Mara Venier,  Giancarlo Ligabue, Egidio Martini, Alvise Zorzi e tanti altri. Tra gli enti, le società e le istituzioni premiate invece, troviamo anche la Comunità mechitarista armena, il Teatro La Fenice e la Comunità ebraica.

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