Jesolo Sand Nativity, numeri da record anche con l'anno nuovo
Code interminabili al presepe di sabbia, superata la soglia delle 80 mila presenze e raccolta fondi importante
Nei primi quattro giorni del nuovo anno sono state 24.235 le persone che hanno varcato l’ingresso della tensostruttura.
Jesolo Sand Nativity, numeri da record anche con l'anno nuovo
Lo Jesolo Sand Nativity conferma la sua attrattività anche nel nuovo anno. Poche ore dopo i festeggiamenti per l’arrivo del 2023, sono stati in molti a raggiungere Jesolo e mettersi in fila davanti l’ingresso del suo celebre presepe di sabbia. Nei primi quattro giorni del nuovo anno sono state 24.235 le persone che hanno varcato l’ingresso della tensostruttura che ospita, con una punta di 6.621 visitatori nella giornata di mercoledì 4 gennaio. Attualmente la mostra sulle “Sculture di Pace” è stata visitata da 80.844 persone contro le 44.934 registrate in questo stesso arco temporale dall’edizione passata e le 67.037 dell’anno precedente.
Sono stati moltissimi i visitatori che finora hanno voluto contribuire con una donazione al sostegno dei numerosi progetti benefici individuati dall’amministrazione comunale, o fare lo stesso acquistando un ricordo della mostra da portare a casa o regalare. Dal giorno dell’inaugurazione al 29 dicembre, ultimo dato attualmente disponibile, la raccolta fondi ha superato la soglia dei 29 mila euro, quasi equamente distribuiti fra le vendite del merchandise e le offerte libere. Nel 2021, di questi tempi, il presepe di sabbia aveva raccolto circa 20 mila euro mentre l’edizione precedente poco più di 16.700 euro.
L’amministrazione comunale ha individuato i beneficiari dei fondi raccolti attraverso le donazioni dei visitatori dello Jesolo Sand Nativity, che dal 2004 ad oggi ha aiutato la realizzazione di 24 progetti in 17 nazioni, per un valore di quasi 1 milione di euro donati. Quest’anno i fondi saranno utilizzati per sostenere un progetto in Ucraina, uno in Colombia, tre in Guinea Bissau e Sierra Leone, Repubblica Centrafricana e Kenya oltre che l’attività dell’Istituto Oncologico Veneto (IOV) e 4 associazioni del territorio.
- Diocesi di Kiev: sostegno alla ricostruzione di due edifici a due piani per le famiglie di sfollati della guerra. Queste due case saranno in grado di ospitare tra le 8 e le 10 famiglie. Al momento è in corso il rifacimento del tetto, successivamente si svolgeranno lavori di ricostruzione interna e arredamento
- No indifference onlus: sostegno alla realizzazione di un rifugio nel distretto di Barraquilla, in Colombia, per bambini dai 4 ai 15 anni vittime di violenze e maltrattamenti. L’attuale edificio ospita 140 bambini provenienti per lo più dal Venezuela. Il 19 aprile 2022 è stato reso accessibile e operativo il primo piano con locale mensa, spazio multiplo, servizi, una piccola cappella, una cucina, un locale per attività manuali e servizi igienici. Con il contributo si intende dare avvio alla costruzione del secondo piano dove troveranno spazio aule e dormitori per i bambini
- Gruppo missionario Bedanda onlus: l’associazione Bedanda onlus opera da molti anni a sostegno delle popolazioni in Guinea Bissau e Sierra Leone. Il progetto in questione prevede l’acquisto di un generatore da 13 KWA che fornisca elettricità a scuole, ospedale regionale e altre strutture della città di Bafatà, la seconda più grande della Guinea Bissau. Il contributo sarà inoltre utilizzato per l’acquisto di un’imbarcazione al fine di agevolare il trasporto da mare a terra delle merci sdoganate per la Sierra Leone
- Associazione medica Madre Teresa onlus: il progetto prevede la costruzione di uno stabile con una sala adibita ad aula per attività di sostegno alle donne e l’ideazione degli arredi scolastici nel villaggio di Nzile, nella Repubblica Centrafricana. Questo è uno dei paesi più sottosviluppati al mondo ed è spesso vittima di crisi socio-politiche che mettono a dura prova soprattutto le donne, spesso emarginate ed escluse dal sistema scolastico e sociale
- Parrocchia San Giovanni Battista: costruzione di 4 aule nella scuola parrocchiale “Tumaini Academy” della missione veneziana di Ol Moran, in Kenya. L’attuale complesso scolastico conta la presenza di 305 alunni suddivisi in 8 aule in muratura per le classi primarie, altre 8 aule ma in strutture semipermanenti per l’infanzia e le attività integrative. Il contributo servirà ad ampliare la struttura con aule per le classi secondarie
- Istituto Oncologico Veneto: lo IOV è impegnato nella prevenzione, diagnosi e cura dei tumori, perseguendo in questi campi l’eccellenza attraverso lo sviluppo della ricerca oncologica di base. Tutti i progetti di ricerca sono molto onerosi, per questo l’istituto si avvale di fonti di cofinanziamento che concorrono al costo complessivo dei protocolli di ricerca
- Associazione Volontari Ospedalieri (AVO): sostegno al progetto “L’’armadio dei pigiami”, lanciato dall’associazione. Si tratta di una sorta di kit monouso per i malati indigenti con oggetti di prima necessità come spazzolino da denti, dentifricio, biancheria intima, asciugamano, t-shirt, calze, ciabatte, pigiama/tuta da utilizzare nel periodo di degenza ospedaliera
- Gruppo volontario Donna 2000 Forza Rosa: sostegno al progetto “Orizzonti benessere” nel contesto del quale l’associazione realizza diverse iniziative di promozione e prevenzione del tumore al seno
- LILT: sostegno al progetto “Pulmino amico”, servizio di trasporto gratuito rivolto ai pazienti oncologici che si devono recare nelle diverse strutture ospedaliere per eseguire visite o terapie. Il servizio è svolto dalla sezione locale dell’associazione, servendo i territori di Jesolo, Eraclea e Cavallino Treporti. Impegna 10 volontari che si turnano per il trasporto dei pazienti su 4 mezzi in dotazione
- Telethon: dal 2010 la città di Jesolo sostiene la ricerca sulle malattie genetiche rare, e la fondazione Telethon si occupa da circa 30 anni di sostenere la ricerca in tale ambito.
“Siamo davvero felici di essere riusciti a dare alla città uno strumento capace anche quest’anno di attirare decine di migliaia di persone durante le festività natalizie. La qualità delle opere, la nuova location e la decisione di dedicare questa edizione alla pace, insieme alla visita del vescovo di Kiev, hanno contribuito al successo che la manifestazione sta registrando in queste settimane – dichiarano il sindaco della Città di Jesolo, Christofer De Zotti, e l’assessore al Turismo, Alberto Maschio -. Molte persone lavorano ogni anno alla buona riuscita dello Jesolo Sand Nativity, e molte altre donano il loro tempo come volontari affinché la manifestazione sia fruibile nel migliore dei modi. Si tratta di un contributo importante, come quello versato da moltissimi visitatori e che ci aiuteranno a sostenere diversi progetti. La nostra idea è che anche un piccolo contributo, soprattutto per chi svolge servizi quotidiani semplici ma indispensabili, può rappresentare un grande aiuto”.