Teatro Toniolo: si alza il sipario sul cartellone dedicato alle feste
Per gli amanti del genere è un'occasione da non perdere...
L’incanto delle coreografie e del ballo apre il cartellone di Teatro per le Feste 2022.23 del Teatro Toniolo, realizzato dal Settore Cultura del Comune di Venezia, in partnership con Arteven, il Circuito Multidisciplinare del Veneto.
Teatro Toniolo: si alza il sipario sul cartellone dedicato alle feste
In scena venerdì 30 dicembre alle ore 19.30 va “Coppélia”, balletto in due atti di Amedeo Amodio dal racconto di E.T.A. Hoffmann Der Sandmann con la musica di Léo Delibes. Ad incantare il pubblico ci saranno i primi ballerini Anbeta Toromani e Alessandro Macario con Solisti e Corpo di Ballo Compagnia Daniele Cipriani. Il balletto si svolge in un piccolo villaggio ungherese, in una regione boscosa nei Carpazi. In Coppélia i riferimenti a spiriti eterei, come silfidi e villi, e al soprannaturale, molto comuni nella precedente epoca romantica, lasciano spazio alle avventure, talvolta comiche, di una bambola meccanica e a briose danze di carattere.
Un balletto che ci racconta l’autore, Amedeo Amodio: “Ciò che maggiormente mi ha affascinato nel racconto di Hoffmann è la complessità della percezione risolta in termini di immagini frammentarie, a brandelli che il racconto prima, in seguito la musica, mi suggerivano. L’idea di usare tecniche cinematografiche che rappresentassero i momenti “soggettivi” di Nataniele ha determinato come conseguenza che tutto il balletto avvenisse in un set cinematografico rendendo così più ambiguo l’uso stesso di spezzoni filmati. Si sta girando un film di cui scopriamo i particolari, primi piani e spezzoni di scenografia spesso irrelati tra loro, in cui Coppelius è il misterioso regista e Nataniele uno dei personaggi, la cui immaginazione verrà spesso a manifestarsi negli spezzoni di film, sogni o presagi di morte.
Nella discontinuità di questo “magma” appariranno anche scene o frammenti o personaggi entrati ormai nell’attuale mitologia: oltre alle danze, dal contenuto fortemente simbolico, anche scene e citazioni di film si mescoleranno al materiale originale mentre Coppelius, artefice del destino di Nataniele, trasformandosi in regista della vita quotidiana, saprà condurre noi spettatori nelle scene della sua magica follia”.
Sabato 31 dicembre alle 21.30 il sipario del Toniolo si apre con lo show acrobatico, comico e musicale “Black Blues Brothers” , in doppia replica domenica 1 gennaio alle ore 16.30. Si saluta l’ultimo dell’anno con lo spettacolo scritto e diretto da Alexander Sunnycon Bilal Musa Huka, Rashid Amini Kulembwa, Seif Mohamed Mlevi, Mohamed Salim Mwakidudu e Peter Mnyamosi Obunde. Lo spettatore viene condotto in un elegante locale stile Cotton Club dove, seguendo le bizze di una capricciosa radio d’epoca che trasmette rhythm’n’blues, il barman e gli inservienti si trasformano in acrobati.
Ogni oggetto (sedie, tavoli, appendiabiti, vasi, specchi) diventa uno strumento per evoluzioni mozzafiato con coinvolgimento costante del pubblico. Sulla travolgente colonna sonora del film di John Landis, i Black Blues Brothers fanno rivivere uno dei più grandi miti pop dei nostri tempi a colpi di piramidi umane, limbo col fuoco e salti acrobatici. Reduci da un tour mondiale di oltre 750 date con più di 300.000 spettatori, tra i quali Papa Francesco e il Principe Alberto, e dalla partecipazione alla Royal Variety Performance, la storica trasmissione TV ideata dalla famiglia reale inglese che accoglie i più grandi nomi della danza, del teatro e del circo, introdotta dal Principe Carlo che ha lodato il talento dei performer, i magnifici cinque provengono da Sarakasi, un trust di circo sociale keniota fondato a Nairobi dall'alto funzionario ONU Rudy van Dijck e dalla moglie Marion Op het Veld.
Teatro per i più piccoli nel giorno dell'Epifania, venerdì 6 gennaio, con la favola “Scarpette Rotte” dedicata ai bambini e alle loro famiglie. Alle 16.30 il sipario si apre su una favola scritta e diretta da Emma Dante con Martina Caracappa, Davide Celona, Adriano Di Carlo, Daniela Macaluso. Lo spettacolo si apre con un C’era una volta….quello in questo caso di una scarpetta rossa abbandonata sul ciglio della strada che aveva una speranza: ritrovare sua sorella. La scarpetta sinistra aspettava, d’estate, d’inverno, ma intanto il suo colore scoloriva e la sua pelle si rattrappiva.
Un pomeriggio una macchina la schiaccia bucandole la suola. la scarpetta piange, si dispera, si sente sola, ma resiste e continua a sperare. Passano i mesi, gli anni e lei si sente come se piano piano si fondesse con l’asfalto fino a sprofondare giù nel centro della terra. Ma un giorno, durante un temporale, un fulmine spezza il ramo di un albero. Da quel ramo cade la scarpetta destra sua sorella, nuova, intatta, bellissima.
informazioni, www.culturavenezia.it/toniolo