Difesa dei litorali, avviati i lavori al faro di Bibione. Bottacin: "600mila euro per la messa in sicurezza"
I lavori, condizioni meteo e imprevisti permettendo, saranno completati entro la fine dell’inverno
Messa in sicurezza degli habitat dunali di foce Tagliamento a Bibione in località faro, avviati i lavori.
Difesa dei litorali, avviati i lavori al faro di Bibione. Bottacin: "600mila euro per la messa in sicurezza"
Avviati nei giorni scorsi, dagli uffici regionali del Genio Civile di Venezia, i lavori per la messa in sicurezza degli habitat dunali di foce Tagliamento a Bibione in località faro.
“Il progetto consiste nella prosecuzione verso monte della scogliera in massi naturali esistente - spiega l’Assessore al Dissesto idrogeologico veneto Gianpaolo Bottacin - fino a coprire interamente il sistema dunoso eroso al piede con schianti in acqua della vegetazione forestale. Un intervento che andrà a ripristinare artificialmente l’allineamento della sponda precedente agli ultimi eventi meteomarini avversi del 2021 e 2022, mantenendosi comunque in prossimità della duna, per lasciare al fiume il massimo spazio possibile per le sue divagazioni in foce”.
L’opera ha la finalità di dare una risposta immediata alla situazione di crisi e troverà compimento nella successiva ricomposizione ambientale del piede della duna che potrà procedere secondo i criteri e le procedure impiegati con successo nel tratto di sponda posto immediatamente a valle, dove è già presente la barriera radente in massi naturali e la retrostante duna viene regolarmente consolidata con interventi di ingegneria naturalistica.
“Nell’ambito dell’intervento, per il quale abbiamo messo a disposizione 600mila euro – evidenzia l’Assessore - oltre alla realizzazione della scogliera in massi natura, che avrà una lunghezza complessiva di 220 metri, abbiamo infatti previsto anche una ricomposizione ambientale che si concretizzerà con il versamento di sabbia tra il limite della duna consolidata e la difesa radente, con una movimentazione di circa 3000 metri cubi di sabbia”.
Nel progetto è altresì contemplata, attraverso tecniche di ingegneria naturalistica, la messa in opera di fascinate realizzate con il materiale spiaggiato, orientate in modo tale da intercettare la sabbia trasportata dal vento, per proteggere il piede delle dune ricostruite.
“Ancora un intervento – conclude Bottacin – che oltre alla messa in sicurezza dell’area tiene in massima considerazione gli aspetti naturalistici del territorio”.
I lavori, condizioni meteo e imprevisti permettendo, saranno completati entro la fine dell’inverno.