Gli 007 del Casinò di Venezia beccano il cassiere "manolesta" che si intascava le mance
Ora rischia il posto di lavoro.
Doveva riporre le mance nel contenitore dedicato. E invece se le metteva in tasca. Di quanto denaro stiamo parlando? Non molto, in realtà, ma abbastanza da far scattare l'intervento del personale specifico in servizio al Casinò di Venezia, luogo "teatro" del furto.
Gli 007 del Casinò di Venezia beccano il cassiere "manolesta" che si intascava le mance
Protagonista della storia è un cassiere della storica attività veneziana, beccato, come poi spiegato dallo stesso sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, come si dice, "con le mani nella marmellata". Si tratta di un cassiere esperto, non di uno assunto di recente. E che quindi, si presume, conosca bene le norme di comportamento e le dinamiche del mestiere.
Avrebbe dovuto sapere, per esempio, quanto sono puntuali e severi i controlli all'interno dell'edificio. Ma domenica ci ha provato: alcune delle mance se le è messe in tasca. Ma gli è andata male.
Una volta beccato lui ha ammesso la propria colpa e ha restituito il maltolto. Solo che ora rischia il posto di lavoro: con una denuncia che pende e un provvedimento disciplinare avviato dall'azienda, la sua posizione è molto precaria. E la vicenda potrebbe risolversi con un licenziamento. Oppure con le dimissioni spontanee. Andrà di sicuro accertato se alle spalle ci sono dei precedenti.