Si fingevano pescatori ma spacciavano eroina e cocaina: arrestati a Mestre
Un italiano e un moldavo sono stati colti sul fatto con addosso ancora le sostanze stupefacenti e mille euro in contanti.
Nella tarda serata di venerdì 12 giugno 2020, gli agenti del Commissariato di Mestre, a seguito di attività di osservazione e pedinamento nell'area del Bosco Osellino, hanno arrestato due uomini per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Cosa è successo
I due uomini, un italiano di 32 anni e un moldavo di 30, erano stati notati mentre facevano finta di pescare nei pressi del torrente: in realtà, erano lì per incontrare i propri “clienti”, consumatori di stupefacenti. Dopo il confezionamento della sostanza, uno dei due soggetti raggiungeva il luogo deputato alla cessione, raccoglieva il denaro dal tossicodipendente e tornava nuovamente a “pescare”. Il susseguirsi di persone nelle vicinanze dei “pescatori” non è sfuggita agli investigatori, che venerdì sono passati all’azione: travestiti da operatori ecologici, gli agenti del Commissariato hanno dapprima fermato un ventenne veneziano con 5 grammi di eroina, che confessava di aver appena acquistato dai due soggetti. Immediatamente dopo, hanno bloccato i due finti pescatori, impedendogli di disfarsi della sostanza stupefacente: sono stati rinvenuti e sequestrati 60 grammi di eroina, 10 grammi di cocaina, una somma di contanti per un totale di 1000 euro circa, e diversi attrezzi necessari allo spaccio, tra i quali un bilancino. Ai due spacciatori, dapprima tradotti presso il carcere di Santa Maria Maggiore, è stata applicata la misura degli arresti domiciliari, in attesa del processo.