Mestre: arrestato un 35enne originario di Sierra Leone. Aveva aggredito un passante e la sua famiglia.
Segnalato per il suo comportamento violento, l'uomo ha continuato a scalciare anche in Questura.
Lo scorso lunedì, 8 giugno 2020, le Volanti della Questura sono intervenute a Mestre all'interno del parco pubblico “A. Albanese”, nei pressi degli Uffici dell’Anagrafe Comunale, dove era stato segnalato un uomo che stava aggredendo un passante.
Cosa è successo
Giunta sul posto, la Volante ha notato uno straniero che stava tentando di aggredire un cittadino iracheno che stava passeggiando con la moglie e la figlia minore, lanciando verso di loro delle bottiglie. Inoltre, dopo aver strappato il telefono del malcapitato, lo aveva buttato nel laghetto del parco. Gli operatori sono intervenuti immediatamente, cercando di riportare alla calma il soggetto il quale, tentando di opporsi alla Polizia, si è lanciato contro tre agenti, colpendoli a braccia e gambe: lo straniero è stato fermato con l’uso dello spray al peperoncino e fatto salire in volante. Ciò nonostante, l’uomo non frenava la sua rabbia ed iniziava a scalciare contro il finestrino, riuscendo anche a sradicarlo dalla sua sede.
Epilogo
In Questura, l'uomo continuava a mantenere un comportamento aggressivo e violento nei confronti degli agenti, sputandogli addosso e cercando nuovamente di colpirli con calci, anche se ammanettato. Per tale motivo D. M., cittadino della nato in Sierra Leone di trentacinque anni, già destinatario di diversi ordini di espulsione, con numerosissimi precedenti per reati contro la Pubblica Amministrazione, il patrimonio e inerenti la detenzione e lo spaccio di sostanza stupefacente, è stato tratto in arresto. Ieri, 9 giugno 2020, a seguito di processo per direttissima, lo straniero è stato condannato a un anno e due mesi di reclusione, e rimesso in libertà.