Guardia di Finanza

Indicavano prezzi più bassi, poi si pagava di più: 11 casi di irregolarità, ecco i distributori coinvolti

Le attività di servizio si sono sostanziate nello svolgimento di controlli speditivi finalizzati ad individuare eventuali manovre speculative e anticoncorrenziali a danno dei consumatori finali.

Indicavano prezzi più bassi, poi si pagava di più: 11 casi di irregolarità, ecco i distributori coinvolti
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In queste ultime settimane, in relazione al perdurare degli aumenti dei prezzi praticati al pubblico dei carburanti e dell’accresciuto traffico stradale connesso al periodo estivo, le Fiamme Gialle veneziane hanno intensificato i controlli su tutto il territorio della provincia, avviando mirati riscontri nei confronti degli impianti di distribuzione di carburanti.

Indicavano prezzi più bassi, poi si pagava di più

Le attività di servizio si sono sostanziate nello svolgimento di controlli speditivi finalizzati ad individuare eventuali manovre speculative e anticoncorrenziali a danno dei consumatori finali ovvero pratiche commerciali scorrette quali l’inosservanza degli obblighi di esposizione e di pubblicizzazione dei prezzi.

Oltre 30 i controlli svolti nel citato periodo che hanno consentito di rilevare 11 presunti casi di irregolarità presso distributori localizzati nei comuni di Venezia (Mestre), Jesolo, Salzano, Musile di Piave, Mira, Cavarzere e Chioggia.

In particolare, ai titolari sono state contestate violazioni quali l’omessa comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico dei prezzi praticati dal distributore attraverso il portale “Osservaprezzi carburanti” ovvero la comunicazione di un prezzo inferiore a quello effettivamente praticato al pubblico o ancora l’irregolare pubblicizzazione dei prezzi dei carburanti commercializzati.

Per le suddette violazioni, sono stati interessati i Comuni competenti per territorio in quanto titolari del potere di irrogare le previste sanzioni amministrative, comprese, per tutte e tre le casistiche accertate, tra un minimo di 516,00 ed un massimo di 3.098,74 euro.

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