Marghera

Morto durante il parto, il corpicino del piccolo resta due mesi in obitorio: non c'era spazio in cimitero

Ora sembra che la situazione si sia sbloccata...

Morto durante il parto, il corpicino del piccolo resta due mesi in obitorio: non c'era spazio in cimitero
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Già scossi per la morte del figlio, mamma e papà hanno "lottato" per ottenere uno spazio in cui seppellire il corpicino del neonato...

Morto durante il parto, il corpicino del piccolo resta due mesi in obitorio: non c'era spazio in cimitero

Ha dovuto aspettare due mesi in obitorio prima di poter essere seppellito. E questo solo grazie a un incessante lavoro. La deroga, infatti, è arrivata e il piccolo potrà essere seppellito a Marghera, nel campo dedicato ai musulmani. La soluzione è però arrivata, appunto, dopo mesi di "lavoro" e solo grazie alla mobilitazione di tutta la comunità islamica, oltre all'impegno di un'agenzia di pompe funebri, Lucarda. Una notizia, questa, che riesce almeno per poco a placare la tristezza dei due genitori, i quali hanno dovuto affrontare la terribile tragedia avvenuta, come detto, durante il parto.

Il bimbo è nato morto l'8 giugno a Dolo. La mamma pochi giorni dopo era stata dimessa e insieme al marito aveva fatto richiesta di sepoltura. Ma c'era un problema. Il papà, al momento di effettuare la richiesta era ancora residente a Spinea. Il campo di Marghera aveva sospeso le deroghe per chi arrivava da fuori comune. Poi c'è stato il trasferimento a Zelarino e si è presentata una seconda domanda. Anche questa volta la risposta è stata un secco "no".

Ma i due non hanno mollato e ora è arrivata la notizia tanto attesa. Ma il caso del piccolo Nabih, in realtà solleva una situazione che potrebbe ripresentarsi. Secondo la comunità islamica, infatti, sono proprio gli spazi a mancare nel cimitero. Ed è stata proprio la comunità a chiedere più spazi. Seppellire la salma nel proprio Paese d'origine ha poi costi altissimi, quindi non sembra la scelta migliore per tutti.

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