Isola Verde, continua l'impegno della Regione per la messa in sicurezza di un sito naturalistico unico nel suo genere
L'assessore regionale Bottacin: "La nostra regione è una terra bellissima, ricca di storia e di luoghi splendidi che devono essere salvaguardati per gli scenari naturali incredibili e spettacolari che ci offrono”.
La spiaggia di Isola Verde, presso il Comune di Chioggia, nel veneziano, è fortemente attenzionata dalla Regione del Veneto.
Isola verde, continua l'impegno della Regione per la messa in sicurezza di un sito naturalistico unico nel suo genere
Lo scorso autunno, infatti, sono partiti, presso questo litorale, due importanti lavori per la sicurezza idraulica da 3,5 milioni di euro.
I due interventi toccano un’area che si presenta come sito di singolare interesse naturalistico e turistico situata tra le foci dei fiumi Brenta e Adige. Un litorale che, negli ultimi anni, ha subito un deterioramento a causa dello scarso apporto solido litoraneo e di ripetute erosioni, sia di lungo che breve termine, come nel caso delle intense mareggiate autunnali.
Oggi, l’Assessore Regionale al Dissesto Idrogeologico, Gianpaolo Bottacin, ha fatto un sopralluogo a Isola Verde per verificare il primo dei due interventi avviati, ormai in dirittura d'arrivo e riguardante i pennelli 5 e 6:
“Abbiamo impegnato 1,3 milioni di euro per questo intervento, con cui i nostri uffici del Genio Civile hanno potuto avviare una serie di opere di difesa del litorale marittimo: lavori che si sono tradotti in una naturale prosecuzione degli interventi già svolti, tramite un primo stralcio esecutivo del 2018, con cui si era provveduto a eseguire un prolungamento soffolto dei sette pennelli trasversali già esistenti sul litorale di Isola Verde”.
L’entroterra è, infatti, caratterizzato da importanti aree destinate ad usi agricoli e turistico-ricreativi salvaguardate da una limitata formazione forestale e da cordoni dunosi prospicienti l’arenile, che assumono un rilevante interesse per la difesa idrogeologica e per prevenire fenomeni di ingressione marina.
Con le economie progettuali è stata altresì prevista una variante progettuale, che ora è in fase di approvazione, con cui si è inserito un ripascimento manutentivo delle baie più sofferenti n. 3 e n. 4 con circa 20.000 metri cubi di sabbia prelevata da foce Brenta e preventivamente caratterizzata ai sensi del DM 173/2016. Lavori che saranno svolti dopo la sospensione per la stagione balneare.
“Ci sono centinaia di cantieri avviati in Veneto per la sicurezza e il potenziamento del nostro territorio. – ha evidenziato Bottacin – La nostra regione è una terra bellissima, ricca di storia e di luoghi splendidi che devono essere salvaguardati per gli scenari naturali incredibili e spettacolari che ci offrono”.