Operaio 42enne precipita dal quarto piano dell'abitazione e muore
Sembra farsi strada l'ipotesi di un gesto estremo...
Il coinquilino, un collega di lavoro, si è affacciato dalla finestra dell'appartamento al quarto piano in via Miranese a Mestre e l'ha visto lì, a terra, giù a metri di distanza, senza vita. Una vera e propria tragedia quella che si è consumata verso le 3 di notte tra il 19 e il 20 aprile.
Operaio precipita dal quarto piano dell'abitazione e muore
Lo avevano cercato ovunque, amici e colleghi, ma non lo avevano trovato. E' stata solo la casuale veduta dalla finestra a svelare il mistero. L'uomo era precipitato. Il motivo? Per il momento non è dato saperlo. La pista più accreditata sembra essere quella del gesto estremo, ma su questa ipotesi non sono ancora stati trovati riscontri.
Nessuna lettera d'addio, per esempio. Ma dal versante opposto, quello che farebbe pensare a un omicidio, gli indizi non ci sono affatto. Il corpo, infatti, non presenta segni di violenza. Mistero ancora aperto, dunque, un giallo ancora da ricostruire, la morte di A.Z.S., operaio bengalese di 42 anni che aveva preso in locazione un appartamento con un collega per dividere le spese.
Il cadavere del 42enne trovato da un collega
Per la comunità, però, il suicidio è un'ipotesi irreale. Non ci credono, infatti, i connazionali sapendo che per il 42enne, al momento, si era aperta una possibilità di vita più agiata. Aveva un lavoro e un buon salario. E stava aspettando pazientemente le carte per potersi ricongiungere con i propri famigliari, la moglie e i due bimbi che si trovano ancora nel loro Paese d'origine. Da due, tre mesi aveva iniziato a lavorare in condizioni migliori, dopo i tanti problemi vissuti durante la fase più critica della pandemia.
Con tutto quello che aveva sopportato in passato, per i connazionali non è credibile che abbia deciso, proprio ora, di togliersi la vita... Adesso, però, saranno le Forze dell'ordine a ricostruire l'accaduto. Ai referenti religiosi della sua comunità, invece, spetta il compito di far rientrare la salma in Bangladesh. Ma anche in questo caso è emerso un dettaglio che alimenta la pista del suicidio. Si è scoperto che il 42enne aveva da poco sottoscritto un'assicurazione per garantire, nel caso del decesso, che lo Stato provvedesse alle spese del rimpatrio.