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Premio San Marco: un riconoscimento alle eccellenze veneziane

Dopo due anni di pandemia è tornato il 25 Aprile, Festa della Liberazione e del patrono di Venezia, il consueto appuntamento con il “Premio San Marco”. Giunta alla sua IV edizione l’iniziativa è stata ospitata come da tradizione nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale.

Premio San Marco: un riconoscimento alle eccellenze veneziane
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La giornata è stata voluta dall’Amministrazione comunale per onorare quei cittadini o quegli Enti che, con dedizione, hanno saputo portare prestigio alla Città di Venezia e a tutto il territorio metropolitano con opere concrete nelle scienze e nelle arti, nell’industria o nell’artigianato, nel lavoro, lo sport, la scuola, la sicurezza o con iniziative di carattere sociale, assistenziale, filantropico. A questi riconoscimenti si sono aggiunti quest’anno altri speciali legati alle celebrazioni dei 1600 anni della Città a cui hanno contribuito non solo i Comuni del territorio ma anche enti, città italiane e straniere che hanno fatto parte della Serenissima Repubblica, stilisti, cantanti, artisti e un gruppo di lavoro formato da giovani studenti e laureati grazie ad una collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Premio San Marco: un riconoscimento alle eccellenze veneziane

Ad aprire la manifestazione nella Sala del Maggior Consiglio le note del Coro del Teatro La Fenice, diretto dal Maestro Alfonso Caiani, che si è esibito con l’Inno Nazionale di Mameli, seguito dai brani “Jerusalem” e “Oh Signor che dal tetto natio” tratti dall'Otello di Giuseppe Verdi. Introdotto dalla giornalista e conduttrice Simona Branchetti è seguito poi il saluto del Sindaco della Città di Venezia e della Città metropolitana Luigi Brugnaro.

“Dopo un periodo di stop dovuto alla pandemia, la ripresa del Premio San Marco rappresenta il ritorno del rapporto diretto di Venezia con la sua città, i suoi cittadini e il suo territorio – ha detto il primo cittadino - abbiamo deciso di riprendere questa manifestazione per dare un riconoscimento a coloro che, nonostante le tante difficoltà, hanno sempre lavorato per dare prestigio alla nostra Città e al nostro territorio metropolitano”.

Sono quindi iniziate le premiazioni ufficiali con i sindaci o delegati dei Comuni della Città metropolitana che hanno consegnato un riconoscimento a singoli, Enti o associazioni meritevoli di aver dato lustro alla Città con impegno quotidiano, valorizzando il territorio metropolitano e costituendo un esempio di tenacia, determinazione, generosità e preparazione.

Spazio, poi, anche alle categorie economiche, rappresentate da Confcommercio, Cna, Confartigianato, Coldiretti, Confesercenti, Confindustria e alle eccellenze dello sport che hanno visto in primo piano la squadra Reyer femminile e il Venezia Calcio.

Un riconoscimento anche agli operatori dell’Ulss 3 Serenissima e dell’Ulss 4 che si sono spesi con impegno e dedizione durante il lungo periodo pandemico, a professionisti che hanno rivitalizzato e restaurato aree strategiche di Venezia e, in ambito culturale, alla cantante Gloria Campaner e all’artista Anish Kapoor.

“Per noi il 25 aprile è una giornata speciale, si ricorda prima di tutto la resistenza e la vittoria della Libertà” – ha dichiarato il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro – “Non c’è Pace senza Libertà. A Venezia è anche la giornata del Santo Patrono, San Marco, e del Bocolo che ci ricorda come l’amore riempia la vita. Oggi siamo qui perché abbiamo pensato di ricordare ai nostri concittadini cos’era e cosa può diventare Venezia. Lo dobbiamo alle prossime generazioni, per immaginare un futuro di pace, sviluppo e di progresso. Come è rappresentato sulla nostra bandiera, il leone ha due zampe sullo Stato da Mar e due sullo Stato da Tera, ed è ancora oggi così. Vorremmo arrivasse a tutti la nostra idea di una Venezia, dove ognuno si senta protagonista perché come dico sempre, Veneziano è chi ama Venezia. Grazie a tutte le persone premiate, a tutti sindaci e alle autorità presenti. A voi è giusto rendere omaggio, come Venezia ha sempre fatto con il merito. Da questo riconoscimento, disegniamo insieme i prossimi 1600 anni, guardando alla tecnologia, allo sviluppo e alla sostenibilità”.

Premi ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine (Esercito Reggimento Lagunari Serenissima, Marina Militare, Capitaneria di Porto, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Carabinieri) impegnati quotidianamente per proteggere e servire i cittadini e a realtà di beneficenza e dell’associazionismo cittadino. Un riconoscimento è stato dato anche alla memoria di Maurizio Calligaro, recentemente scomparso, per il suo amore e instancabile impegno per la città. Premiato anche il Comandante Generale del Corpo della Polizia Locale, Marco Agostini, che si è distinto per disponibilità, capacità di intervento e polifunzionalità nel corso della pandemia.

La celebrazione è stata anche l’occasione per ricordare il lungo racconto, durato 12 mesi, che ha messo al centro dell’attenzione mondiale la nascita di Venezia, la sua fondazione di 1600 anni fa, il 25 marzo del 421. In questo senso, un premio speciale è stato consegnato a Red Canzian per aver realizzato il musical “Casanova opera pop”, alla redazione “Venezia 1600”, a tutti i sindaci delle città dello “Stato da Mar, Stato da Tera”, che hanno voluto partecipare alle celebrazioni della fondazione di una città, nei secoli protagonista del Paese, superando i confini del nostro territorio, oggi come allora, quando a capo della Serenissima si alternavano dogi e dogaresse. E, ancora, a Maurizio Carlin che ha presieduto il Comitato tecnico scientifico di Venezia 1600, a Patrizia Mirigliani patron del concorso Miss Italia, al generale Bruno Buratti per il suo fondamentale apporto alle celebrazioni di Venezia 1600, a Tudor Laurini in arte Klaus e, infine, all’amministratore delegato di Dolce&Gabbana, Alfonso Dolce.

“Venezia 1600, è stato un format vincente e per questo motivo abbiamo deciso di consolidarlo con un progetto di narrazione sui social che continui a raccontare anche i prossimi 1600 anni della Città, in prospettiva delle sfide future, come la candidatura a Capitale mondiale della sostenibilità – ha detto Brugnaro – Questa iniziativa è stata un punto di partenza importante per costruire la Venezia che vogliamo lasciare alle future generazioni. Luogo di tradizione e di innovazione, Venezia e tutto il suo territorio sono stati raccontati coinvolgendo lo “Stato da Mar e Stato da Tera”. Il claim “la più antica città del futuro” ci accompagna ormai quotidianamente ed è diventata la nostra mission per rendere Venezia la Città delle occasioni. Ringrazio per l’impegno e la disponibilità dimostrata i componenti del Comitato ufficiale di Indirizzo, della Commissione tecnico-scientifica e tutte le persone che, a vario titolo, hanno lavorato per creare, comunicare e promuovere le iniziative. A Palazzo Ducale ho voluto anche i Sindaci “da mar” di Rovigno, Pirano, Cherso e quelli “da tera” di Castelfranco Veneto, Vicenza, Crema e Bergamo, per omaggiarli per l’impegno dimostrato a rinsaldare il nostro legame storico, culturale e popolare”.

Attraverso il mondo dei social network, Venezia 1600 è stata capace di raggiungere chiunque, giovani e meno giovani, appassionati e non, in ogni angolo del mondo e di far scoprire aneddoti, storie, persone, luoghi.

Trecentosessantacinque giorni di approfondimenti, di eventi, conferenze, mostre, spettacoli, video, itinerari e visite guidate, eventi sportivi e incontri diffusi attraverso 362 comunicati stampa ripresi in oltre 1.400 articoli pubblicati sulla stampa italiana e oltre 50 sulla stampa estera nonché in più di 140 servizi televisivi. Un racconto che è anche approdato sulle piattaforme dei social network con profili Facebook, Instagram, Twitter e TikTok per parlare di Venezia anche alle generazioni più giovani. Quarantaquattro le rubriche, circa 4.200 i post su tutti i canali con una media di circa 10 contenuti al giorno. Su Facebook, la pagina di Venezia 1600 ha raggiunto 3 milioni di persone, con 260.000 interazioni e 11.300 follower. In 12 mesi Twitter ha registrato 3.650 follower, a seguire il profilo Instagram, invece, con oltre 15.300 utenti che si sono appassionati ai 1.300 post pubblicati.

25 aprile Sala del Maggior Consiglio
Foto 1 di 3
Premiazione Alfonso Dolce
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Premiazione Anish Kapoor
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Dalla fine di novembre anche TikTok ha iniziato a narrare la nascita della città attraverso curiosità e video-racconti speciali, arrivando in pochi mesi a più di 1.840 follower con una settantina di contenuti.

I 362 comunicati stampa sono stati suddivisi in approfondimenti storico-culturali legati alla città e in testi legati agli eventi culturali proposti e approvati dal Comitato. L’ambiente, il territorio, l’enogastronomia, le curiosità, le storie, le donne, le invenzioni e le festività sono stati solo una parte del focus.

Una piccola antologia di frammenti che è arrivata ben oltre il nostro Paese grazie al continuo lavoro di otto giovani, neo laureati e studenti dell’Università Ca’ Foscari, che hanno tradotto i comunicati in sette lingue. Complessivamente, sono stati tradotti 618 testi: 20 in lingua araba, 33 in lingua giapponese, 42 in cinese, 140 in lingua inglese, 111 in lingua francese, 109 in lingua spagnola e 163 in lingua russa.

Alta l’attenzione sulle celebrazioni dei 1600 anni di Venezia anche lontano da Venezia. Per raggiungere il pubblico cinese è stato utilizzato il canale WeChat con post in lingua sugli appuntamenti più importanti per la città. Oltre oceano ne hanno parlato la rivista americana Forbes e la Cbs news, mentre in Medio Oriente Venezia 1600 è approdata grazie a Bahrein News Agency.

Per quanto riguarda gli eventi, sono state 43 le città italiane coinvolte, 16 quelle estere. Hanno partecipato al progetto 60 enti e istituzioni italiane e 6 straniere. Le associazioni e i comitati che hanno aderito al progetto culturale sono stati 152 e 42 tra università e scuole. Le attività commerciali che hanno voluto partecipare sono state 25, mentre le associazioni sportive che si sono legate al progetto sono state 12.

A validare i progetti è stato un Comitato di indirizzo presieduto dal Sindaco Luigi Brugnaro, che si è appoggiato a una segreteria tecnica organizzativa e a una commissione tecnico scientifica. In totale sono arrivate 624 schede di progetto controllate da 14 riunioni della commissione che ha poi approvato 391 progetti.

 

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