Un Workshop virtuale

Teatro Stabile del Veneto: debutta "Lo spettacolo più bello del mondo"

Appuntamento a sabato 16 maggio alle 20.00 sui canali social del teatro per una performance unica.

Teatro Stabile del Veneto: debutta "Lo spettacolo più bello del mondo"
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Ci eravamo ormai abituati agli spettacoli del Teatro Stabile del Veneto ma un workshop è stata sicuramente una piacevole sorpresa. Ecco perché il risultato si preannuncia già come estremamente curioso...

Un'iniziativa originale

Sono ben 19 gli aspiranti performer che dal 6 maggio 2020 hanno preso parte al workshop gratuito di creazione coreografica e video-performance promosso dal Teatro Stabile del Veneto, ideato e condotto da Marco D’Agostin e Jacopo Jenna a cura di Susanne Franco. Sette giorni di full immersion virtuale nel mondo dell’arte coreutica che hanno dato vita a "Lo spettacolo più bello del mondo", una coreografia a distanza che ha unito performer da diverse città italiane (Udine, Cosenza, Brescia, Roma, Padova, Venezia, Bari) e di tutte le età, dai 16 ai 50 anni, pronti a debuttare in prima assoluta sabato 16 maggio 2020, ore 16.00 sui canali social del Teatro Stabile del Veneto per “Una stagione sul sofà”.

Come si è svolto il workshop

Ogni giorno, dopo un breve riscaldamento, in mattinata, i partecipanti convocati online in un gruppo chiuso su Whatsapp hanno ricevuto uno score coreografico e una serie di istruzioni e consegne in formati differenti (testi, video, immagini, disegni), che ciascuno ha liberamente interpretato in modo originale. Gli esiti del lavoro svolto dai performer durante il workshop costituiscono il materiale con cui D'Agostin e Jenna hanno potuto creare la propria versione della video-performance "Lo spettacolo più bello del mondo", applicando le tecniche dell’editing cinematografico ai principi coreografici.

Chi sono gli artisti

Marco D’Agostin è un artista attivo nel campo della danza e della performance. I suoi lavori studiano i temi della memoria e dell’intrattenimento. È stato interprete per Claudia Castellucci, Alessandro Sciarroni, Liz Santoro, Iris Erez, Sotterraneo e dal 2010 le sue creazioni sono state presentate nei principali festival italiani ed europei, ricevendo numerosi riconoscimenti (Premio UBU, Premio Gd’A Veneto, Premio Prospettiva Danza, Menzione Speciale Premio Scenario, BEFestival, (Re)connaissance, MasDanza).
Jacopo Jenna, invece, è un coreografo, performer e filmaker. La sua ricerca indaga la percezione della danza e la coreografia come una pratica estesa, generando vari contesti performativi in cui ricollocare il corpo in relazione al movimento. Ha presentato i suoi progetti presso festival, musei e istituzioni a livello internazionale, collaborando con compagnie stabili e partecipando a progetti di ricerca coreografica con altri artisti tra cui Jacopo Miliani, Caterina Barbieri, Roberto Fassone, Ramona Caia, Bassam Abou Diab.

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