Esami finali

Capitolo scuola, Donazzan: "Gli esami di Stato fatti così perdono significato"

L'assessore spinge per la riapertura delle scuole tra fine maggio e inizio giugno per permettere gli esami in aula, nonostante la ministra Azzolina abbia già negato questa possibilità.

Capitolo scuola, Donazzan: "Gli esami di Stato fatti così perdono significato"
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Avevamo già parlato della decisione del ministro Azzolina di tenere le scuole chiuse fino alla pausa estiva. A quanto pare, però, l'assessore alla scuola della Regione Veneto, Elena Donazzan, non è d'accordo. Ecco le sue motivazioni.

Un messaggio sbagliato

Tenere le scuole ancora chiuse sarebbe un messaggio sbagliato da rivolgere ai giovanissimi. Specifica infatti l'assessore:

Come mi ha scritto un’insegnante stamattina – dichiara Donazzan - le ordinanze sullo svolgimento degli esami e sulle valutazioni finali degli alunni sembrano dire: “educhiamoli da piccoli a non far fatica e ad aspettare che mamma Stato faccia tutto”. Questo è il messaggio più chiaro tra i tanti che mi sono arrivati di forte critica su come il governo ha deciso di impostare valutazioni e prove conclusive dei cicli scolastici”.

La questione esami

Si avvicinano gli esami di maturità che, come ribadito, si svolgeranno in maniera telematica con una sola prova orale, e quelli di terza media. Anche qui però l'assessore ha fatto una sua precisazione:

L’unica nota positiva è che almeno il ministro ha deciso di far svolgere gli esami, visto che inizialmente per gli allievi di terza media non li aveva previsti – prosegue l’assessore del Veneto - Torno a dire, invece, che si debba pensare ad un esame in
presenza anche per gli alunni del primo ciclo, considerato che si sono mai visti
assembramenti alle sessioni di esame: agli esami va dato il giusto peso perché sono
una prova importante, destinata ad essere una delle tante prove a cui i ragazzi
dovranno abituarsi. Nella seconda metà di giugno si può seriamente prevedere che
l’allentamento delle misure sia un dato di fatto e si possa anche predisporre il rientro a
scuola per qualche settimana dei ragazzi delle ultime classi del ciclo, in modo che
possano affrontare gli esami preparati, svolgendo qualche lezione in presenza, con i
loro docenti”.

 

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