Dad e quarantene: in un anno i bimbi sovrappeso sono raddoppiati
Per un pediatra veneziano il 24 per cento dei piccoli pesa troppo...

Il dato è senza dubbio allarmante e occorre immediatamente capire che serve un'inversione di rotta...
Dad e quarantene: in un anno i bimbi sovrappeso sono raddoppiati
Lo scenario è ben noto a tutti. Chiusi in casa per mesi, "bloccati" tra la didattica a distanza e le quarantene, senza nemmeno la possibilità (per alcuni) di praticare sport. E gli effetti a cascata, a ben pensarci, sono anche prevedibili. Secondo un pediatra veneziano, tra i suoi 1200 pazienti, il 24 per cento è sovrappeso.
Più del doppio rispetto al rilevamento dell'anno precedente. Il medico, Vito Francesco D'Amanti, è segretario veneziano della Federazione italiana medici pediatri, ha quindi lanciato un appello affinché si inverta rapidamente la rotta. Perché il problema del peso non va assolutamente sottovalutato. Anche perché la situazione potrebbe esplodere in futuro, quando, insieme al sovrappeso, potrebbero insorgere altre criticità.
Un bimbo, per essere considerato obeso, deve avere una situazione fisica legata a ripercussioni dal punto di vista vascolare, dell'ipertensione, della propensione al diabete. E per stabilire queste condizioni, il piccolo deve avere un rapporto tra altezza e circonferenza addominale (misurata quattro centimetri sotto l'ombelico) superiore a 0,5. Il Covid, senza alcun dubbio, ha messo il "turbo" a un problema, quello dell'alimentazione, già esistente prima della pandemia.
Il rifugio nell'iperalimentazione, tuttavia, per "schivare" lo stress pandemico, abbinato all'impossibilità di uscire e di praticare attività fisica, ha impresso un'accelerazione al fenomeno. A complicare il quadro c'è anche una sempre più crescente videodipendenza anche nei più piccoli... Insomma, la situazione è seria e occorre mettere tutta l'attenzione possibile per trovare risposte prima che le domande diventino troppo complesse da gestire.