Indipendenza Veneto, il documento a Zaia parte da Treviso: “Autonomia economica” – VIDEO
Le proposte al Governatore sottoscritte dall'avvocato trevigiano Sergio Calvetti: "Indipendenza economica, bond e banca veneti per ripartire".
Proposte chiare recapitate al Governatore Zaia per accelerare il processo di autonomia economica della Regione.
Molte le reazioni al video dell’avvocato
Una vera proposta shock che arriva con parole chiare e nette: “Indipendenza economica del Veneto dall’Italia“. La notizia, divenuta in breve tempo virale, è contenuta in un video postato lunedì scorso, 27 aprile 2020, dall’avvocato trevigiano Sergio Calvetti. Ma è soprattutto la pars construens dell’intervento a gamba tesa del legale ad aver destato l’interesse e la condivisione (ma anche la presa di distanza) di molti cittadini veneti.
La proposta
Dopo un primo video in cui criticava severamente le misure adottate dal Governo e comunicate dal premier Conte domenica sera per la Fase 2 (“Una nottata d’inferno”), l’avvocato di Treviso ha esordito così nel secondo contributo:
“L’ordinanza critica di Zaia verso il Governo non ci basta, ho potuto sentire diversi imprenditori veneti e siamo giunti alla volontà di inviare al presidente della Regione un comunicato che abbia il maggior consenso possibile per chiedere l’indipendenza economica del Veneto, approfittando di un momento disastroso come questo – ha spiegato Calvetti – Vogliamo che il Veneto si assuma il debito pro quota del debito nazionale secondo il proprio Pil e chiediamo che le altre regioni facciano altrettanto. La sanità deve essere gestita in modo totalmente autonomo senza ingerenze nazionali perché lo Stato centrale ha dimostrato di essere del tutto incapace di tutelare il bene primario dei cittadini: la salute”.
Il bond veneto
Non solo. Nel suo intervento il legale prosegue entrando nel dettaglio della partita economica:
“Dopodiché il Veneto dovrà emettere un bond, un bond veneto, che tutti i veneti sono certo che sottoscriveranno per far ripartire le imprese e le aziende, senza dover chiedere miserie a nessuno e ridare anche dignità ai poveri”.
La banca veneta
E dopo un ulteriore passaggio sulle Banche Venete e sul “regalo” a Banca Intesa (“Rivogliamo i nostri crediti”, ha detto), altra proposta forte:
“Costituiremo una banca veneta che andrà a pretendere la restituzione dei credito in base alle capacità reddituali di ciascuno senza svendite di case o fallimenti di aziende”.
Il comunicato con le proposte è stato inviato a Zaia proprio lunedì scorso e si attende un riscontro del Governatore, che in questa fase – al di là delle critiche e dell’ordinanza in senso più “permissivo” – ha cercato di non soffiare sul fuoco del malcontento.