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All'aeroporto di Venezia sono arrivate le "capsule" per dormire

Si tratta di un servizio introdotto in Giappone negli anni Settanta... ecco come funzionano

All'aeroporto di Venezia sono arrivate le "capsule" per dormire
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Venezia Airport sono arrivate le capsule ZZZleepandGo , posizionate in area landside prima dei controlli di sicurezza.

All'aeroporto di Venezia sono arrivate le "capsule" per dormire

Introdotto in Giappone negli anni ’70, il concept del capsule hotel si è diffuso rapidamente soprattutto nei luoghi di transito come gli aeroporti, in cui il bisogno principale è poter disporre di uno spazio per riposare tra un volo e l’altro, come nel caso di scali notturni.

Le cabine sono dotate di letto singolo, di una piccola seduta e dello spazio per ospitare il bagaglio.

Le capsule garantiscono la privacy dell’ospite, grazie all’oscuramento della finestra frontale e sul soffitto; hanno prese elettriche e USB per la ricarica dei dispositivi elettronici, un sistema di entertainment e il collegamento WiFi.

In considerazione dell’emergenza sanitaria in corso, le cabine potranno essere utilizzate dal cliente nella sola modalità “night use” con permanenza minima di 6 h mentre la modalità “pay for hour” verrà inibita al fine di poter efficacemente garantire la sanificazione manuale, eseguita da personale specializzato, dell’intera cabina dopo ogni utilizzo.

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