Travolta da un Suv in retro, Luigina De Biasi muore dopo tre giorni di agonia
Il tragico incidente si è verificato lo scorso venerdì sera in via Altina a due passi dall'abitazione della 64enne. Indagato per omicidio stradale l'automobilista.
E’ stata travolta mentre camminava tranquillamente sulla corsia ciclopedonale a bordo strada da un automobilista intento ad effettuare una scriteriata manovra di retromarcia e dopo tre giorni di agonia è spirata. L’assurda tragedia che ha strappato all’affetto dei suoi cari l’incolpevole Luigina De Biasi, 64 anni, di Dese, si è consumata venerdì 10 settembre 2021, poco dopo le 20, in via Altinia.
Travolta da un Suv in retro, Luigina De Biasi muore dopo tre giorni di agonia
La signora, che abitava da sola a due passi, in via delle Cigogne, era semplicemente uscita per andare a gettare la spazzatura nei cassonetti dell’isola ecologica posizionata appunto in via Altinia: non ha neppure dovuto attraversare la strada, uscita dalla “sua” laterale ha girato a destra si è incamminata lungo il percorso per le bici e i pedoni che costeggia la strada principale quando all’improvviso è stata investita da un Suv Mitsubishi Outlander condotto da M. C., 34 anni, anche lui del posto, il quale, incomprensibilmente, da via Altinia si è immesso in retromarcia nella traversa lungo la quale risiede non accorgendosi evidentemente - e fatalmente - del pedone: la dinamica del sinistro è comunque al vaglio della polizia locale di Venezia.
Purtroppo Luigina De Biasi, tra l’impatto con la pesante autovettura e la rovinosa caduta a terra, in seguito alla quale ha battuto violentemente il capo, ha riportato lesioni gravissime, tra cui un devastante trauma cranico: è stata subito trasportata in ambulanza dai sanitari del Suem, in condizioni disperate, all’ospedale dell’Angelo, ma i medici non hanno potuto fare nulla per salvarla, è stata dichiarala la morte cerebrale e lunedì 13 settembre certificato il decesso.
Il Pubblico Minsitero della Procura di Venezia, dott. Massimo Michelozzi, da prassi ha aperto un procedimento penale per il reato di omicidio stradale indagando l’automobilista. I familiari della vittima, per essere assistiti, attraverso il consulente legale e responsabile della sede di Treviso, Diego Tiso, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, e per fissare la data dei funerali sono in attesa del nulla osta: la salma è ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria in vista dell’eventuale esame autoptico.
Originaria di Casale sul Sile, nel Trevigiano, dopo essersi sposata Luigina De Biasi, che per tutta la vita ha fatto la casalinga dedicandosi con amore e passione alla sua bella famiglia, e che purtroppo era rimasta vedova da 14 anni, aveva sempre abitato tra Favaro Veneto e Dese. “Una persona che pensava prima di tutto al bene degli altri e sempre attiva e in movimento, ancora di più dopo la morte di papà” la piangono le figlie Laura ed Elisa: un altruismo e una generosità che l’ha caratterizzata anche nell’atto estremo, i suoi congiunti hanno autorizzato l’espianto degli organi e grazie a Luigina potranno ritornare alla vita due malati bisognosi del trapianto del cuore e del fegato, che ha donato.
Luigina De Biasi lascia in un dolore immenso le figlie Laura ed Elisa, i tre amatissimi nipoti, il quasi centenario papà Antonio, che ha 98 anni, un fratello e tre sorelle, i quali, attraverso Studio3A, chiedono innanzitutto che sia fatta piena luce sui tragici fatti e, soprattutto, giustizia per la loro cara.