Rapina violenta nella notte a Jesolo, individuati gli aggressori
Erano scesi da un'auto e avevano aggredito un 19enne di San Donà di Piave prendendolo a calci, pugni e brandendo un'arma bianca.
Nel corso della giornata di giovedì 29 luglio 2021, i Carabinieri della Stazione di Jesolo hanno denunciato due giovani padovani di 24 e 19 anni per rapina e lesioni aggravate in concorso e per detenzione abusiva di arma bianca.
Rapina violenta nella notte a Jesolo, individuati gli aggressori
Gli indagati, unitamente ad altri soggetti, la notte del primo weekend di luglio, in Jesolo, altezza di via Pindemonte, sono scesi da un’utilitaria di colore bianco ed hanno aggredito un giovane 19enne di San Donà di Piave (VE), colpendolo con calci e pugni e, con tutta probabilità, con un’arma bianca.
In aiuto del ragazzo era intervenuto il fratello, di un anno più grande del primo, che veniva a sua volta percosso mentre altri giovani in loro compagnia si erano messi al sicuro chiamando immediatamente il numero unico di emergenza 112.
I militari della Stazione Carabinieri di Jesolo erano intervenuti celermente rintracciando però le sole vittime che erano fuggite alla violenza dei loro aggressori, trovando riparo, in un’area verde di viale Arno soccorrendole unitamente a personale del 118.
I due feriti vennero portati uno all’ospedale jesolano e l’altro presso quello di San Donà di Piave. La diagnosi, per entrambi, fu di “ferite lacero contuse multiple da arma da taglio”. Nel corso dell’azione delittuosa gli aggressori si impossessarono dello zaino in possesso di uno dei fratelli.
Le minuziose indagini svolte a seguito dell’evento hanno permesso di appurare che l’aggressione era scaturita a seguito di una precedente lite verbale tra gruppi di giovani all’interno di un esercizio pubblico del lido.
Attraverso l’acquisizione e l’analisi delle telecamere del locale e di quelle pubbliche, i Carabinieri sono giunti prima ad individuare l’autovettura utilizzata, il suo intestatario ed infine il suo reale utilizzatore ossia un 19enne di nazionalità italiana di Padova. Sottoposte le risultanze investigative all’Autorità Giudiziaria lagunare, il Pubblico Ministero, Dr.ssa Elisabetta SPIGARELLI, ha emesso quindi nei suoi confronti un decreto di perquisizione.
L’attività di polizia giudiziaria svolta dall’Arma di Jesolo, con l’ausilio dei colleghi della Stazione di Padova Principale, ha permesso di rinvenire e sequestrare tre armi bianche (un pugnale, un coltello a “farfalla” ed uno tipo svizzero), 9 telefoni cellulari ed un PC. Trovato anche poco più di un grammo di marijuana.
Fatto più rilevante è stata l’acquisizione di elementi che, uniti a quelli già in possesso agli investigatori, hanno permesso di identificare con certezza anche un complice 24enne, di origine maghrebina. Conseguiti anche ulteriori spunti per giungere ad identificare gli altri due correi degli indagati.
Il 19enne indagato è stato altresì segnalato amministrativamente all’Autorità prefettizia per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti.
Non è escluso che il materiale informatico sequestrato possa essere provento di altri reati e su questa ipotesi verranno svolti i dovuti ulteriori accertamenti.
L’attenzione da parte dell’Arma, su questi comportamenti antisociali e criminosi che creano crescente preoccupazione sociale, è elevata e massima è la sensibilità posta sia per addivenire ad identificare gli autori di reati di indole violenta che per prevenirli cercando di aiutare i giovani a superare momenti di sofferenza e disagio per evitare che facciano della devianza uno stile di vita.