Riaperture, il sindaco Zoggia: "Bene la revisione di calendario e coprifuoco ma ci saremmo aspettati qualcosa di più"
Il primo cittadino: "Auspichiamo che davvero per il Veneto si confermi il passaggio in zona bianca dal sette giugno".
L'intervento del sindaco di Jesolo sul nuovo decreto legge del Governo Draghi che introduce modifiche a misure e parametri fin qui impiegati per il contenimento dell’epidemia COVID-19.
Riaperture, il sindaco Zoggia commenta le decisioni
Il primo cittadino di Jesolo, Valerio Zoggia interviene sul nuovo decreto legge del Governo Draghi che introduce modifiche a misure e parametri fin qui impiegati per il contenimento dell’epidemia COVID-19:
“Accogliamo con favore la presa di posizione del Governo Draghi di sostenere la ripartenza che, soprattutto in questo momento per le località balneari come Jesolo, significa dare possibilità ad imprese, cittadini e collaboratori di lavorare e, di conseguenza, alleviare le difficoltà delle famiglie. Bene quindi la revisione del calendario e del coprifuoco, due aspetti importanti, ma ci saremmo aspettati qualcosa di più.
Non intendo sminuire l’importanza della gestione dell’epidemia dal punto di vista sanitario ma, alla luce del miglioramento dei parametri ospedalieri e del progresso della campagna vaccinale la speranza di un colpo di reni era auspicato. Per quanto infatti, le ultime misure rappresentino un passo in avanti, attuate così a singhiozzo continuano ad ingenerare nei potenziali ospiti un senso di incertezza e ritardano la reale possibilità per le attività economiche di andare a pieno regime e offrire quei servizi che gli ospiti si aspettano.
Anche lo slittamento di un’ora del coprifuoco, per quanto migliorativo, rende ancora complicato il lavoro a locali e pubblici esercizi, tra le attività che più hanno sofferto in questo ultimo anno. Auspichiamo che davvero per il Veneto si confermi il passaggio in zona bianca dal sette giugno, come ipotizzato nelle ultime ore dalla stampa, perché la nostra città e l’intero comparto balneare che incide in modo significativo sul PIL italiano ha urgenza di poter vivere per assicurare benessere alle comunità che da esso dipendono”.