E' successo a Fusina

Principio di incendio su un camion all'ingresso della discarica

Provocato da un razzo di segnalazione o dalla batteria al litio di un cellulare gettati tra i rifiuti ingombranti.

Principio di incendio su un camion all'ingresso della discarica
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Questa mattina intorno alle 7 si è verificato un principio di incendio nel cassone di un bilico in attesa di entrare nella discarica di Jesolo per svuotare il carico.

Principio di incendio

Il camion trasportava sovvalli (cioè scarti) della lavorazione dei rifiuti ingombranti, avvenuta nell’impianto di Eco-ricicli, a Fusina.

Il principio d’incendio è stato certamente causato dallo scoppio di un razzo di segnalazione o dal surriscaldamento della batteria al litio di un telefonino che qualcuno aveva gettato tra i rifiuti ingombranti.

Gli addetti all’impianto si sono accorti che dal cassone del camion usciva un filo di fumo bianco, quindi sono state immediatamente avviate le procedure e i presìdi aziendali antincendio e sono stati avvisati i vigili del fuoco, intervenuti in pochi minuti.

I pompieri hanno irrorato il cassone del camion con schiume e sostanze antincendio, poi il mezzo è stato fatto entrare e il carico (una ventina di tonnellate di scarti della lavorazione dei rifiuti ingombranti) scaricato nel piazzale della stazione di travaso.

Gli scarti degli ingombranti sono stati ancora bagnati dai vigili del fuoco e in poche minuti il fumo era sparito, tanto che il materiale risultava praticamente integro: bagnato ma non bruciato.

I precedenti

Purtroppo non è la prima volta che razzi di segnalazione o altri materiali pericolosi che qualche idiota getta tra i rifiuti provocano incendi e danni ai mezzi di Veritas, con grave rischio anche per le persone. Una decina di giorni fa, al Lido di Venezia, un razzo era esploso nel cassone di un camion che stava svuotando i cassonetti del vetro plastica e lattine.

Solo la prontezza di spirito dell’autista, che aveva fermato il mezzo e svuotato il carico nel piazzale del Casinò, aveva evitato danni ben maggiori. Un episodio analogo era successo un paio di anni prima nell’isola di Pellestrina.

Lo scorso anno un’addetta alla cernita del vetro plastica e lattine nell’impianto della società controllata Eco-ricicli era rimasta ustionata a un braccio dallo scoppio appunto di un razzo: solo le protezioni che indossava le hanno evitato conseguenze molto più serie.

Senza dimenticare che proprio lo scoppio di un razzo di segnalazione aveva provocato l’incendio che aveva completamente distrutto il nuovo impianto degli ingombranti della stessa società Ecoprogetto.

Veritas ricorda che è assolutamente vietato conferire tra gli ingombranti, lasciare in strada o gettare tra i rifiuti, nei cassonetti o nei contenitori per la differenziata razzi, articoli pirotecnici, materiali esplosivi e oggetti con batterie al litio (ad esempio i telefoni cellulari).

Sono oggetti che possono esplodere e surriscaldarsi, con conseguenze anche molto gravi per le persone e le cose.

I telefoni cellulari rientrano nella categoria dei Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), quindi, una volta giunti a fine vita o quando non si utilizzano più, non devono essere gettati tra i rifiuti ma conferiti negli Ecocentri o Ecomobili.

Invece, in base all’articolo 4 del decreto del ministero dell’Ambiente 101/2016, i materiali pirotecnici scaduti o non utilizzati - razzi di segnalazione compresi - devono essere consegnati ai rivenditori, che hanno l’obbligo di ritirarli gratuitamente.

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