Terremoto a Palazzo

Caso furbetti del bonus: il vicepresidente regionale si dimette in polemica da tutte le cariche

Forcolin: "Se me ne vado io se ne devono andare anche tutti quelli che hanno preso il monopattino con gli incentivi, il bonus auto o il bonus facciata".

Caso furbetti del bonus: il vicepresidente regionale si dimette in polemica da tutte le cariche
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La vittima più eccellente nel caso furbetti del bonus è il leghista veneziano Forcolin: le dimissioni in polemica del vicepresidente della Regione Veneto diventano un caso politico.

Zaia ha provato a salvarlo, invano

Non sono bastati i distinguo del governatore Zaia:

"Il caso del vicepresidente Forcolin va spiegato bene: la domanda per il bonus è stata fatta dal suo studio legale associato ma quando l'Inps ha chiesto ulteriori documentazioni nessuno le ha mai presentate e il vicepresidente non ha mai ricevuto il bonus".

Anche perché il risultato rimane lo stesso: il numero due della Regione Veneto resta stato sospeso dal partito e la Lega non lo ricandiderà.

Il vicepresidente regionale si dimette in polemica

E allora lui non ci sta: arrivederci e grazie... il veneziano Gianluca Forcolin si è dimesso da tutte le cariche.

Del resto l'aveva precisato subito dopo lo scoppio del cosiddetto scandalo dei furbetti del bonus da 600 euro per le partite IVA:

"Mettiamo in chiaro una cosa, io non sono un furbetto".

E di andare avanti nel ruolo di vice con questa "onta" sulle spalle non ne ha la minima intenzione.

Il paradosso: "Perché io sì e gli altri no?"

Niente da fare, il segretario nazionale Matteo Salvini ha deciso di bandire qualsiasi mezza misura sulla questione, che ha visto coinvolti politici leghisti in diverse regioni.

Ma quello che Forcolin rileva è un evidente paradosso:

"I soci dello studio in cui lavoro - ha spiegato Forcolin - fecero la domanda ma non avevamo i requisiti, quindi la pratica è rimasta inevasa. Io non sono neanche presente negli elenchi dell’Inps. Ma come, il governatore della Lombardia Fontana è ancora al suo posto (nonostante sia indagato nell'ichiesta camici, ndr) e io vengo cacciato dalle liste per una pratica inevasa? Tutti i politici che hanno comprato il monopattino con gli incentivi, o che richiedono il bonus auto, o il bonus facciata, tutti questi si devono dimettere. Se me ne vado io se ne devono andare anche tutti loro".

daniele.pirola@netweek.it

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