Il consueto bollettino

Record di contagi in Veneto, Zaia: "Mai così tanti in un giorno e aumentano pure i decessi" | +16mila e 602 positivi

Mai così tanti positivi individuati in un solo giorno dal 21 febbraio 2020...

Record di contagi in Veneto, Zaia: "Mai così tanti in un giorno e aumentano pure i decessi" | +16mila e 602 positivi
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8 milioni, 374mila e 964 tamponi molecolari effettuati dall'inizio della pandemia, 13 milioni, 799mila e 420 test rapidi. Ma al di là dell'attività di testing, quello che davvero colpisce nel bollettino quotidiano del Presidente Luca Zaia, è il numero di positivi individuati in un solo giorno, che segna un vero e proprio record dal 21 febbraio 2020: 16mila e 602. Un numero altissimo, che si inserisce nel solco di quanto sta accadendo negli ultimi giorni nel resto del Paese.

Record di contagi in Veneto, Zaia: "Mai così tanti in un giorno e aumentano pure i decessi" | +16mila e 602 positivi

Il numero è quattro volte più alto rispetto al massimo picco di dicembre del 2020. E a leggerlo così, scritto su un foglio brandito dal Governatore del Veneto, Luca Zaia, nell'ambito del bollettino sull'emergenza sanitaria, fa di sicuro un certo effetto. Ovviamente le condizioni sono diverse al giorno "x", all'inizio della pandemia, segnati drammaticamente da un numero incredibile di decessi ogni 24 ore.

Attualmente il vaccino sta tenendo sotto controllo questo aspetto, quello più tragico, appunto, quello dei morti per infezione grave. Anche se, pian piano, ed è stato il Governatore Zaia a farlo notare, anche il numero dei deceduti sta aumentando, insieme a quello dei ricoveri. A fornire questa "mappa" sono stati gli oltre 150mila tamponi effettuati, che danno un indice di contagio superiore al 10 per cento.

"In totale dal mese di febbraio del 2020, in Veneto, grazie al contact tracing, sono stati individuati 686mila e 879 positivi al Covid - ha spiegato Zaia - I positivi di oggi sono 124mila e 359. Vi ricordo che due mesi fa erano 8mila. Sono poi 1575 i ricoverati per Covid, con un incremento di 59 soggetti: in area non critica sono 1366, più 50. In terapia intensiva sono 209. Questi dati vanno tenuti d'occhio perché il riempimento dei reparti può far scattare ulteriori limitazioni. Sono, infine, 12mila 445 i morti, più 28 in 24 ore. 61 i dimessi".

Insomma i numeri di oggi destano preoccupazione. E' inutile negarlo. Anche perché la zona arancione si fa sempre più vicina come soluzione: con un'occupazione in area medica al 19 per cento, e una variante, la Omicron, ultra diffusa sul territorio, non sarà poi così difficile superare quel parametro e far slittare la regione dal giallo all'arancio.

C'è di buono (concedeteci il minimo sospiro di sollievo), almeno al momento, un aspetto: Omicron ospedalizza meno rispetto alle varianti precedenti. E questo grazie al vaccino, ovviamente. Il Governatore poi ha colto l'occasione per lanciare la proposta dell'automonitoraggio a scuola, basato sulla consegna agli studenti di un kit per i test fai da te, da eseguire in classe. Su base volontaria. E se è vero che i sintomi si verificano nell'arco di 5 giorni, in questo modo sarebbe più facile intercettare i positivi prima dell'innesco di un focolaio.

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