Finta sicurezza

I test rapidi Covid sono affidabili solo al 50%: vanno fatti solo ai sintomatici

L'Oms: "Vanno usati solo nei primi giorni di sintomi. Mai su soggetti asintomatici e per screening di massa".

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Molti cittadini li avevano percepiti come la formula salva-Natale e salva-coscienza. Mi faccio un test rapido così posso partecipare a un ricco (e numeroso) banchetto con i parenti, anziani compresi, alla faccia delle restrizioni natalizie. E invece, come invano la comunità scientifica aveva già cercato di avvisare, c'è poco da stare tranquilli. Anzi, con una finta sicurezza in mano si rischia di andare a trovare persone fragili senza mascherina e distanziamento, convinti di non metterli in pericolo. La verità è ben altra: il 50% dei test rapidi fornisce un risultato sbagliato. E le conseguenze, come non è difficili immaginare, possono essere tragiche.

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Test rapidi: sicuri soltanto al 50%

I test rapidi - a disposizioni di tutti, anche in farmacia - hanno il vantaggio di essere veloci, economici e facilmente fruibili. Ma non sono così affidabili e dovrebbero essere usati solo a determinate condizioni.

Fin dalla loro comparsa l'Organizzazione Mondiale della Sanità aveva chiarito:

"Vanno usati solo nei soggetti sintomatici e nei primi giorni di sintomi. Mai su soggetti asintomatici e per screening di massa."

In Italia la protezione civile ne ha distribuiti milioni a medici di base e aeroporti. E in molti scali ci si basa sul loro risultato per stabilire se una persona possa entrare nel nostro paese.

Da Trump al caso Liverpool

Eppure i casi famosi di infezione dovuta al cattivo utilizzo dei test rapidi sono molti: uno su tutti quello che ha coinvolto l'ex presidente degli Usa Donald Trump, che ha contratto il virus a poche settimane dalle elezioni proprio perché il suo entourage veniva controllato con i test rapidi. Le pubblicazioni scientifiche che mostrano la scarsa affidabilità di questi test si moltiplicano. Altro caso significativo è quello di Liverpool dove, a fine 2020, è partita una campagna di screening di massa con i test rapidi. Risultato: 50% delle infezioni non individuate, nemmeno quelle con cariche virali molto alte (30%).

Affidabilità dei test

I kit in commercio sono più di 200 con diversi gradi di affidabilità. Ma in quanti, quando vanno a sottoporsi ai test, si informano circa il nome dei test e della sua sensibilità?

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