Boom di contagi

In Veneto record +7400 positivi in un giorno, ma calano i ricoveri

Ma lo scenario è simile a quello registrato in altri territori: la variante Omicron si diffonde rapidamente ma il rischio di ricovero è più basso rispetto alla Delta...

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Si tratta di un vero e proprio boom di contagi: 7403 in un solo giorno, un dato record dall'inizio della pandemia.

In Veneto record +7400 positivi in un giorno, ma calano i ricoveri

Numeri, quelli raccontati dal Governatore Luca Zaia nel consueto bollettino sull'emergenza sanitaria, che vanno nella scia della tendenza nazionale ed europea, con un'esplosione di casi dovuta alla diffusione della variante Omicron. Una variante che è in grado di raddoppiare i positivi in pochi giorni e che sta facendo segnare numeri inimmaginabili un po' ovunque.

E' stato lo stesso Zaia a ricordarlo:

"Mai così tanti positivi in un giorno in questi 22 mesi - Ma c'è, dall'altro lato, una bassa ospedalizzazione".

Ed è questo l'argomento più dibattuto al momento sui tavoli dei ricercatori, al lavoro per recuperare quanto più materiale possibile per descrivere il "comportamento" della variante Omicron sull'uomo.

Prima di tutto c'è uno studio, recente, effettuato su un piccolo campione di vaccinati, 54 per essere precisi, per chiarire quanto (e se) i vaccini proteggano dalla variante, visto che sono stati calibrati per reagire con la proteina Spike "originale" del virus. Ma, come sappiamo, questo ceppo ha delle modifiche importanti proprio nella proteina Spike.

E poi c'è l'appello dell'Organizzazione mondiale della Sanità, che ha ricordato di non abbassare la guardia. Perché se è vero che a fronte di un aumento dell'11 per cento dei casi in tutto il mondo in una settimana, corrisponde però una diminuzione del 4 per cento dei decessi su scala globale (anche in Sudafrica, dove la variante è nata, si rileva un calo del 29 per cento dell'incidenza dei casi), resta tuttavia alta la possibilità che l'ondata Omicron si trasformi in uno tsunami.

"Il rischio - concludono dall'Oms - resta molto alto".

Dal canto suo Zaia ha voluto confermare il quadro in Veneto:

"Abbiamo una ospedalizzazione che è pari a un terzo del periodo peggiore - ha spiegato - 178 persone in terapia intensiva, delle quali almeno l'80 per cento non vaccinate, mentre nelle corsie abbiamo circa 1200 pazienti, la metà senza vaccino. Il vaccino funziona, perché con così tanti positivi abbiamo un terzo di ospedalizzazioni rispetto a prima della campagna vaccinale. I vaccinati si infettano? Certo, però hanno sintomi lievi. E questo è un grande vantaggio. Senza il vaccino ora staremmo a contare i morti".

Ad ogni modo, anche per la variante Omicron, lo ricordiamo, valgono le stesse regole di sempre: vaccino, mascherina, distanziamento, finestre aperte in luoghi chiusi, starnuti nel gomito e lavare frequentemente le mani.

I numeri in Veneto e l'affaire tamponi

In tutta la regione sono 617mila e 653 gli infettati dall'inizio della pandemia. Le vittime, invece, salgono di 29 unità nelle ultime 24 ore. Sul capitolo tamponi, però, Zaia non ha risparmiato una "stoccata" alla gestione nazionale.

"Non posso accettare che si vedano chilometri di code in strada sapendo che parte di questa attività, con questa circolazione del virus, rischia di essere inutile".

Per quanto riguarda le inoculazioni, sono state 52mila e 686 le dosi di vaccino somministrate, portando il dato totale a quota 8 milioni, 955mila e 491. Di queste, 4067 erano prime dosi, 5319 seconde, e 43mila e 300 le addizionali. Il Veneto, in totale, ha somministrato il 97,8 per cento delle dosi fornite.

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